State fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede del vangelo.
Filippesi 1:27
Combattere per la fede dell’Evangelo
Oggi, come pure al tempo
dell’apostolo Paolo, Satana attacca l’Evangelo con dei sistemi subdoli ma
spesso anche violenti. Nei nostri Paesi cosiddetti cristiani, sovente “si
traveste da angelo di luce” (2 Corinzi 11:14) per ingannare le persone. Non
sono soltanto i credenti con delle mansioni speciali nell’ambito della Chiesa a
dover combattere in prima linea, perché Paolo, quando scriveva ai Filippesi, si
rivolgeva “a tutti i santi che sono in Filippi, con i vescovi e con i diaconi”
(1:1), e diceva loro di lottare “insieme” (1:27). Anche l’apostolo Giuda
esortava i “chiamati che sono amati in Dio Padre… a combattere strenuamente per la fede, che è stata
trasmessa ai santi una volta per sempre” (1:1-3).
Oggi ancora, e anche più
di allora, l’Evangelo è attaccato da falsi dottori, che in realtà propongono
“un altro vangelo”, “un vangelo diverso” (Galati 1:7-9); per esempio, si arriva
a negare l’eterna divinità di Cristo, la realtà della Sua risurrezione, si
approva ogni genere di immoralità, si considerano superati i principi di
fedeltà nel matrimonio. Molti teologi non credono più che la Bibbia sia
veramente parola di Dio in ogni sua parte e si ritengono autorizzati a
stralciare quelle parti che non concordano col loro modo di vedere; così
questi, e molti altri, insegnamenti errati sono propagati e accettati anche in
ambienti che continuano a definirsi cristiani.
Tacere, sarebbe colpevole. Se ci siamo
addormentati e ci troviamo in uno stato di inerzia dobbiamo risvegliarci. Se
poi la nostra energia spirituale è poca per combattere, cerchiamo almeno di resistere respingendo ogni messaggio
che non sia in armonia con tutta la
Parola di Dio.