“Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle… Vi dico che, allo stesso modo, ci sarà più gioia in cielo per un solo peccatore che si ravvede”.
Luca 15:4-7
Uno per cento di perdita?
Degli
uomini religiosi s’indignavano nel vedere Gesù avvicinare dei peccatori e
parlare con loro. Per spiegare il Suo modo di agire, il Signore raccontò loro
la storia della pecora smarrita. Un uomo aveva cento pecore, e ne perse una.
Penserà forse che non valesse la pena andare a cercarla? Gliene restavano ben
novantanove... “Uno per cento di perdita”! Potremmo dire che statisticamente è
ben poca cosa… Eppure, per quel pastore non era questione di statistica, ma
della “sua” pecora che si era
smarrita. Allora, senza esitazione, lasciò le novantanove e andò in cerca di
quella finché non gli riuscì di trovarla. Quella pecora per lui era unica e ci
teneva molto! E quando la ritrovò, tutto felice se la mise sulle spalle.
Valutare
i problemi in termini numerici dimostra che le nostre menti sono limitate. Ma
Dio è infinito e per Lui un solo essere umano ha un immenso valore!
In
mezzo a miliardi d’uomini che sono vissuti in passato e a quelli che popolano
oggi la terra, forse ti senti insignificante. Ebbene, sappi che Dio ti ama,
personalmente. Ne ha dato prova sacrificando il proprio Figlio. Ti ama come se esistessi soltanto tu. Ascolta
le parole dell’apostolo Paolo, che si autodefinisce “il primo dei peccatori”:
“Io vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso
per me” (Galati 2:20).
Lasciatevi
trovare da Gesù, il buon Pastore; mettete
in Lui la vostra fiducia e sarete un motivo di gioia, prima di tutto per
Lui e poi anche per gli angeli del cielo.