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giovedì 21 ottobre 2021

21 ottobre - La scelta dei dodici apostoli

In quei giorni egli (Gesù) andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli.

Luca 6:12-13

 

La scelta dei dodici apostoli

 

Il Signore Gesù lascia le folle per entrare in intimità col Padre per mezzo della preghiera. Doveva anche intercedere per quegli uomini che avrebbe scelto e a cui avrebbe affidato dei compiti importanti, come la predicazione e la capacità di scacciare i demòni (Marco 3:14-15).

Il Signore che prega il Padre, pur possedendo tutta la sapienza e la potenza divine, è un esempio meraviglioso e ci fa capire che anche noi dobbiamo pregare Dio prima di qualunque scelta, specialmente per le scelte importanti e decisive. Se ha pregato Lui, a maggior ragione dovremmo farlo noi.

Dopo la notte trascorsa in comunione col Padre, Gesù, con autorità, chiama i Suoi discepoli, e fra questi sceglie i dodici apostoli. Ci può sorprendere la scelta di Giuda, ma anche in quel caso il Signore aveva i Suoi motivi. Al momento della chiamata, Giuda non era un traditore; lo è diventato dopo, per interesse personale, fino al punto che Satana entrò in lui (Giovanni 13:27).

Ci sono due nomi da cui possiamo trarre un insegnamento prezioso: Matteo, il pubblicano (Matteo 9:9), e Simone lo Zelota (Luca 6:15). Rappresentano due estremi della vita sociale. Il primo riscuoteva le tasse al servizio dei Romani, il secondo faceva parte di un partito estremista, nemico acerrimo dei Romani. Quando il Signore li chiama, questi due uomini si amano e collaborano in pace nel servizio del loro unico Maestro. Questo non dice nulla ai nostri cuori circa i rapporti con i nostri fratelli?