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venerdì 8 ottobre 2021

08 ottobre - La conversione di Charles Spurgeon (3)

In nessun altro (se non Gesù Cristo) è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati.

Atti 4:12

 

Tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio.

Romani 8:28

 

La conversione di Charles Spurgeon (3)

 

Il racconto della conversione di Charles Spurgeon mette in evidenza il fatto che l’uomo, nonostante la propria rettitudine morale, le sincere abitudini religiose e il desiderio di fare il bene, rimane un peccatore bisognoso di trovare la pace con Dio. Benché ogni conversione abbia la sua storia, in ognuna troviamo:

– una convinzione di peccato

– la confessione e la ricerca della liberazione

– la scoperta che solo Gesù Cristo, per mezzo del Suo sacrificio alla croce e la Sua risurrezione, può perdonare il peccatore e donare pace all’anima.

La conversione è un “dietrofront”, è andare verso Gesù Cristo, e porta con sé un cambiamento totale nella direzione e negli obiettivi della nostra vita.

Le circostanze della conversione di Charles Spurgeon mettono in evidenza la sovranità di Dio. In quel caso Egli si servì di un contrattempo, una tempesta di neve e una predicazione improvvisata, per dare la risposta che quel ragazzo cercava da tempo.

Quelle circostanze sono state per Spurgeon una preparazione al suo futuro servizio. Molto presto iniziò a predicare l’Evangelo diventando, nella sua epoca, l’evangelista più conosciuto e più attivo d’Inghilterra. Forte della sua esperienza, durante tutto il suo ministero Spurgeon si impegnò a presentare il messaggio della salvezza nella maniera più semplice, più diretta, più accessibile e più incisiva possibile. È in questo modo che, durante i suoi quarant’anni di predicazione, Dio si servì di lui per portare a Gesù Cristo un gran numero di persone.