“Mi baci egli dei baci della sua bocca, perché le tue carezze sono migliori del vino. … noi celebreremo le tue carezze più del vino” (Cantico dei Cantici 1:2; 4)
L’inizio di questo cantico è magnifico, pieno di parole di fiducia. “Mi baci egli dei baci della sua bocca”, dice l’amata, perché è vicina al re come a colui nel quale trova tutta l’attrattiva più pura. È tuttavia istruttivo vedere che essa si riposa su un fatto perfettamente stabile: le sue carezze sono migliori del vino. In questa bella immagine di relazione che unisce il Signore (il re) a ciascuno dei Suoi riscattati e alla Sua chiesa (l’amata), il vino è una tipica figura della gioia e, quali che siano le gioie pure e reali che riempiono il nostro cuore di felicità, la più grande di queste gioie non può essere, tuttavia, comparata all’amore perfetto di Gesù Cristo, il nostro adorabile Salvatore.
Rimarchiamo che non è detto: “io voglio donargli dei baci” ma: “mi baci egli dei baci della sua bocca”. Questo ci fa pensare al padre del figliol prodigo quando questo figlio torna a casa dopo aver per lungo tempo sprecato la sua vita nel peccato: “suo padre … gli si gettò al collo, lo baciò e lo ribaciò” (Luca 15:20). Questi baci ci parlano di riconciliazione di cui ciascuno ha bisogno nel momento in cui torna a Dio, e che il Padre è felice di accordare.
Ma è, soprattutto, dopo questo versetto 2 che leggiamo le parole toccanti: “noi celebreremo le tue carezze più del vino”. Dal momento in cui noi siamo portati al Signore in una perfetta riconciliazione, sicuri di essere salvati per l’eternità in virtù della Sua grazia infinita, noi proviamo, in effetti, una gioia meravigliosa. Ma la gioia è la cosa più importante della nostra vita? No, anche questa gioia non durerà sempre uguale. Benché il vino, simbolo di questa gioia, possa essere rinfrescante e rallegrarci per un tempo, sarebbe impossibile viverlo sempre.
E allora? In ogni circostanza è veramente meglio ricordarsi dell’amore del nostro Signore infinitamente più grande delle nostre gioie (il vino). Il giorno del Signore, quando ci raduniamo per la frazione del pane in memoria di Lui, come è dolce ricordarsi del Suo amore, ben più della nostra gioia per quanto grande essa sia. Ecco quello che darà a Lui della gioia.
L.M. Grant