Le prove e le difficoltà ci sono utili perché c'insegnano a conoscere noi stessi e ci rivelano le nostre insufficienze e mancanze. Fanno parte del lavoro di "spogliamento del vecchio uomo" (Col. 3:9) che Dio deve compiere in noi per la nostra formazione. Non arriveremo mai a conoscere noi stessi senza passare per la prova. Allora la fede e il coraggio, che appaiono come una fiammata nei momenti di entusiasmo, ritrovano il loro vero livello; e il credente, cosciente della propria limitatezza e incapacità, si abbandona su Cristo solo per trovare tutto in Lui.
Le prove di Giacobbe lo hanno portato a farla finita col suo "io". Le afflizioni di Giobbe hanno fatto sparire le sue pretese di fronte a Dio, per la consapevolezza che aveva di essere un giusto, e l'eccessiva fiducia in se stesso. Il rinnegamento di Pietro ha spezzato il suo orgoglio e la stima che aveva di se stesso, e lo ha portato a trovare la forza al di fuori di sé, in Cristo soltanto.
E' per dei motivi analoghi che il Signore ci mette spesso alla prova. Egli lavora per convincerci che la stima che abbiamo della nostra forza è sopravvalutata, e vuole condurci a poter dire con convinzione: "Non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me" (Gal. 2:20).
Le prove c'insegnano:
- a scoprire le risorse di Dio,
- ad avere più fiducia in Lui (credere a Lui)
- a pregare di più,
- ad amare con più sincerità,
- ad avere pazienza e coraggio.
Inoltre le prove:
- ci rendono capaci di aiutare gli altri,
- sono delle occasioni di vittoria.
Le prove c'insegnano a scoprire le risorse di Dio
E' soltanto nelle circostanze difficili che impariamo che Dio basta a tutto. Davanti al Mar Rosso, il popolo d'Israele doveva anzitutto rimanere tranquillo; è così che poteva contemplare la liberazione dell'Eterno (Esodo14:10-14). In seguito, Dio li conduce nel deserto, dove tutte le risorse naturali mancano, ma dove insegna loro che è in grado di sovvenire a tutti i loro bisogni.
Dio diventa reale per noi nella misura in cui sperimentiamo che Egli sovviene ai nostri bisogni. Così, ogni situazione difficile è un'occasione per Dio per rivelare la sua saggezza infinita, la sua forza e la sua grazia. Dio permette le difficoltà nella nostra vita, fino al momento in cui Cristo diventa reale come le lacrime che abbiamo versato, come le angosce che ci hanno abbattuto, le preoccupazioni che sembravano schiacciarci e le difficoltà che si sono innalzate davanti a noi come montagne.
Paolo ci dice che aveva ogni genere di sofferenze perché la potenza di Cristo potesse essere in lui la risposta a tutti i suoi bisogni. Per questo motivo accettava con gioia ogni nuova situazione difficile, come un'occasione per sentirsi dire dal Signore: "La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza" (2 Corinzi 12:9).
Siamo noi di quelli che hanno sperimentato che il Signore è pienamente sufficiente per tutte le circostanze della vita? Possiamo proclamare davanti al mondo che "il mio Dio provvederà splendidamente a ogni nostro bisogno secondo le sue ricchezze, in Cristo Gesù" (Fil. 4:19)?
Le prove fortificano la fede
Le prove sono il suolo fertile su cui germoglia e si sviluppa la nostra fiducia nella fedeltà e nell'amore di Dio. L'aquila non può insegnare a volare ai suoi piccoli se non li sospinge fuori dal nido e non li lascia cadere nell'aria; lì, da soli, possono o volare o cadere. E' in quel momento che imparano a conoscere la forza, non ancora sviluppata, che si trova nelle loro piccole ali. Mentre si dibattono disperatamente, trovano il segreto d'una vita nuova e imparano poco a poco a volare e a trovare la loro rotta nel cielo.
Così Dio insegna ai suoi figli ad usare le ali della fede, spingendoli fuori dal loro nido, a volte in un abisso angoscioso, privandoli di ciò su cui s'appoggiano. Allora, sentendosi mancare ogni risorsa, i credenti imparano a mettere tutta la fiducia in Dio. Ed Egli è pronto a soccorrerli, come l'aquila che stende le ali sotto i suoi piccoli, per portarli sulle sue penne (Deut. 32:11).
Noi tendiamo sempre ad appoggiarci su cose visibili, e scopriamo che è un'esperienza totalmente nuova rimanere in piedi senza appoggi umani e camminare con un Dio invisibile. Se le nostre anime vogliono gustare la pace di Dio, dove la fede è la nostra sola ragione di vita e dove Dio è tutto per noi, questa è una lezione che dobbiamo imparare.
Con dolcezza e saggezza, Dio "modula" la prova adattandola alle nostre deboli forze; poi, quando siamo in grado di sopportare di più, ci fa andare avanti. "Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze" (oppure al di là di ciò che potete sopportare - 1 Corinzi 1:13).
Ci possiamo domandare se davvero confidiamo in Lui nelle difficoltà della vita, e se le nostre forze crescono mentre ci prendiamo la nostra parte di sofferenze come dei buoni soldati di Gesù Cristo (2 Tim. 2:3).