Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, tutte le cose sono diventate nuove.
2 Corinzi
5:17
Una
nuova identità
Al tempo di Mosè, Dio ha
permesso che il popolo d’Israele attraversasse delle circostanze difficili
perché imparassero a conoscersi (Deuteronomio 8:2). Dio conosce i pensieri, le
intenzioni, le aspirazioni di ogni uomo, ma noi ci facciamo sovente delle
illusioni sul nostro conto e sul modo in cui gli altri ci vedono. E possiamo
anche sbagliarci sul modo in cui Dio ci
vede, sulla nostra vera identità, e questo è ancora più grave.
La Bibbia dichiara che per
natura noi siamo “figli d’ira” (Efesini 2:3), ma Dio ci ama nonostante i nostri
errori; e se crediamo al sacrificio di Cristo, Suo Figlio, ci dà “il diritto di
diventare figli di Dio” (Giovanni 1:12). Chi accetta questa grazia divina è
liberato dalla sua vecchia condizione e acquista una nuova identità: diventa un
“figlio di Dio”. Ma perché questo possa avvenire, Dio:
– ci riscatta, ci libera da colui che ci tiene prigionieri, cioè il
diavolo;
– ci riveste della Sua giustizia senza la quale nessuno può stare
alla Sua presenza;
– ci dà una vita nuova, capace di capire il Suo amore e i Suoi
pensieri;
– ci adotta come Suoi figli (Giovanni 1:13);
– ci fa “coeredi di Cristo” (Romani 8:17).
Tramite la morte e la
risurrezione del Figlio Suo, Egli ci ha ottenuto tutto questo, e chi crede può dire: “Vedete quale amore ci ha manifestato il Padre,
dandoci di essere chiamati figli di Dio!” (1 Giovanni 3:1).