Immagina qualcuno che si nasconde in casa, magari io e te, acquattati in uno scantinato. Ci nascondiamo dai creditori, è la vigilia dello sfratto e la banca ci ha concesso un solo giorno per pagare tutto. Il nostro telefono non fa che squillare del continuo, gli strozzini hanno il nostro numero. Noi siamo disperati, abbiamo consumato le ultime provviste della dispensa, l'acqua è stata staccata, l'auto è stata ripresa e i mobili confiscati.
“Perciò il regno dei cieli è simile a un re che volle fare i conti con i suoi servi. Avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno che era debitore di diecimila talenti. E poiché quello non aveva i mezzi per pagare, il suo signore comandò che fosse venduto lui con la moglie e i figli e tutto quanto aveva, e che il debito fosse pagato. Perciò il servo, gettatosi a terra, gli si prostrò davanti, dicendo: "Abbi pazienza con me e ti pagherò tutto". Il signore di quel servo, mosso a compassione, lo lasciò andare e gli condonò il debito” Matteo 18:23-27.
Un denaro era la paga giornaliera di un lavoratore e il talento valeva 6.000 denari, quindi il debito accumulato era pari a 6.000.000 giorni lavoro o 240.000 anni.
Ti pagherò tutto?
E' una follia, in che modo?
Per fortuna “Il SIGNORE è pietoso e clemente, lento all'ira e ricco di bontà” Salmo 103:8.
Immagina che proprio sul più bello mentre stanno per metterci le manette arrivi una telefonata... la notizia che sta per giungerci ha dell'incredibile!
Il nostro debito è stato estinto. Non dobbiamo più niente. Le fatture insolute vengono stracciate, i registri con i nostri accumuli vengono bruciati, gli esattori fanno marcia indietro.
Tutto pagato.
Ora, ti chiedo, che cosa dovremmo fare io e te adesso?
“poiché l'amore di Cristo ci costringe” 2 Corinzi 5:14.
“Quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo viste e udite” Atti 4:20.