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mercoledì 23 agosto 2023

23 agosto - La morale della maggioranza

Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa.

Matteo 7:13

 

Guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene.

Isaia 5:20

 

La morale della maggioranza

 

Un filosofo dell’inizio del ventesimo secolo ha definito la morale “ciò che piace alla maggioranza”. Solženicyn, il celebre dissidente russo, combattente per la libertà, s’indigna di una simile definizione. “In queste condizioni – egli scrive – il male, se approvato dalla maggioranza, può diventare bene, e il bene diventare male se è una minoranza a sostenerlo”.

Il rilassamento dei costumi è una conseguenza di questo modo di vedere, poiché apre la porta ai peggiori eccessi. Arriva persino a negare ogni distinzione tra il male e il bene, e a mettere a tacere la coscienza degli uomini.

La Parola di Dio non lascia alcun dubbio su ciò che aspetta un’umanità che rifiuta ogni riferimento a Dio. Essa prevede che negli ultimi tempi gli uomini saranno egoisti, insensibili, sleali, spietati, senza amore per il bene, senza rispetto dei valori morali (2 Timoteo 3:2, Giuda 18). Vi ricordate il giudizio di Sodoma, distrutta dal fuoco a causa della perversione dei suoi abitanti? Quel racconto è scritto nella Bibbia perché quelli che disprezzano le istruzioni divine siano avvertiti (Giuda 7).

Questa pretesa che sia la “maggioranza” a stabilire le regole morali ci ricorda che la strada che porta al giudizio di Dio è larga e spaziosa, e che molti la imboccano. Vogliamo noi seguire questa folla? Cerchiamo piuttosto la via che conduce alla vita! È meno frequentata, e ce n’è una sola: è Gesù Cristo che ci dice: “Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato” (Giovanni 10:9); e ancora: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6).