Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.
Luca 10:20
Sappiamo… che abbiamo da Dio…
una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli.
2 Corinzi
5:1
Destinazione:
il cielo
Una superstite del campo di
concentramento di Ravensbrück, Corrie Ten Boom, ha percorso il mondo per
testimoniare dell’amore di Gesù Cristo, conosciuto nei momenti peggiori della
sua prigionia. Per lei, ogni occasione era buona per annunciare il messaggio
del Vangelo.
Un giorno, mentre preparava il
suo rientro in Olanda, ad Amsterdam, dopo un giro in Estremo Oriente, doveva
prenotare un volo che comportava diversi scali: Hong-Kong, Sydney, Città del
Capo, Tel Aviv.
“Qual è la sua destinazione
finale?”, chiede l’impiegata.
“Io vado ad Amsterdam, ma la
mia destinazione finale è il cielo”, risponde Corrie.
L’impiegata, imbarazzata,
insiste: “Il cielo? Ma cosa significa?” Poi, dopo un istante di riflessione,
sorride e dice a Corrie: “Ah, ho capito! Ma non è questo che volevo sapere”.
“Io, invece, pensavo proprio a
questo; e per quella destinazione ho già il mio biglietto!”
“Ha il biglietto per il cielo? Come
l’ha ottenuto?”
“Circa duemila anni fa –
risponde Corrie – il Signore Gesù l’ha pagato per me. Non ho avuto da fare
altro che accettarlo, con fede e tanta
riconoscenza. L’ha pagato per amore, morendo in croce per i miei peccati.
Senza prenotazione è impossibile avere un posto nei vostri aerei. Ma quando si
tratta di andare in cielo la cosa è ben diversa. Io vorrei che anche lei avesse
il suo posto”.