Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore… era spregiato…
Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti.
Isaia 53:3,
10
Gesù… per
la gioia che gli era posta dinanzi… sopportò la
croce, disprezzando l’infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.
Ebrei 12:2
L’ “Uomo di
dolore”
Chi ha potuto portare questo
titolo? Solo il Messia annunciato dai profeti, Gesù Cristo, il Salvatore. Gli
uomini non l’hanno amato perché col Suo insegnamento metteva in luce le loro
cattive azioni (Giovanni 3:19). Gli hanno “reso male per bene, e odio in cambio
di amore” (Salmo 109:5). Gesù ha avuto a che fare con l’incredulità degli
uomini ed è stato respinto dal Suo popolo.
Ha pianto, si è turbato di fronte al potere della morte sull’essere
umano (Giovanni 11:33-35). I loro peccati erano per Lui un motivo continuo di
sofferenza. Le tristezze dell’umanità pesavano sull’anima Sua. “Egli ha preso
le nostre infermità e ha portato le nostre malattie” (Matteo 8:17). Era
profondamente addolorato dagli insulti, le beffe, le derisioni, gli sforzi di
quelli che lo contraddicevano; ma ha sopportato tutto con una pazienza
infinita.
Sulla croce è stato “stroncato
con i patimenti” da parte di Dio stesso (Isaia 53:10)! L’ira di Dio contro il
peccato non era paragonabile con ciò che aveva subito e che subiva da parte
degli uomini. Sulla croce, sotto il peso terribile dei nostri peccati, ha
sofferto per noi, “lui giusto per gli ingiusti” (1 Pietro 3:18). Sulla croce ci
ha dato il massimo che si può dare: la Sua stessa vita. “Ha dato se stesso per noi
per riscattarci da ogni iniquità” (Tito 2:14). L’ha fatto per amore.
Risuscitato e glorificato, ora è
alla destra di Dio,
dove intercede per noi, portando sul Suo corpo di gloria e per l’eternità i
segni delle sofferenze subite (Apocalisse 5:6).