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giovedì 17 agosto 2023

17 agosto - Leggiamo la Bibbia

(I credenti di Berea) ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.

Atti 17:11

 

... affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina.

Efesini 4:14

 

Leggiamo la Bibbia

 

A Tessalonica, la predicazione dell’apostolo Paolo era subito diventata un motivo di contrasto coi religiosi della città che si sono rivoltati contro di lui. A Berea, invece, i Giudei che conoscevano il Vecchio Testamento “erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica perché ricevettero la Parola con ogni premura” (Atti 17:11). Non erano dei creduloni, ma conoscevano bene le Sacre Scritture e con quelle, ogni giorno, confrontavano le cose che Paolo aveva loro insegnato. Era per mezzo dell’Antico Testamento che Paolo dimostrava loro che Gesù era il Messia promesso, ed era nelle Sacre Scritture che i Bereani trovavano la conferma di ciò che Paolo diceva.

Ancora oggi, quando si tratta di un messaggio cristiano, bisogna che chi lo espone e chi l’ascolta segua questo esempio. Il servitore di Dio ha la grande responsabilità di non dare un’interpretazione particolare e di non aggiungere nulla di personale all’insegnamento della Parola. Dev’essere “la Parola” stessa quella che il servitore annuncia, e deve farlo con convinzione e riferimenti biblici come appoggio.

Quanto agli uditori, bisogna che si assicurino sempre che le cose ascoltate siano conformi alla Bibbia. Agli inizi del Cristianesimo, gli apostoli mettevano in guardia contro certi cristiani che falsificavano o addirittura travisavano le Scritture (2 Corinzi 2:17, 2 Pietro 3:16). Oggi di fronte all’abbondanza di dottrine diffuse con ogni mezzo, è molto importante che ci impegniamo a conoscere la Parola di Dio e le cose che essa insegna.