La predicazione della croce è pazzia per quelli che periscono, ma per noi, che veniamo salvati, è la potenza di Dio.
Le cose che occhio non vide e
che orecchio non udì… quelle che Dio ha preparato per coloro che lo amano… a
noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito.
1 Corinzi
1:18; 2:9-10
La fede
rischiara la mia intelligenza
È possibile che il Dio eterno e
infinito sia diventato un bambino e poi un modesto falegname? Che abbia
sofferto la morte atroce della crocifissione e poi sia risuscitato? Ed è per la
morte del Suo Figlio che Dio può dichiararmi giusto? Impossibile, la mia
ragione si ribella!
Eppure, proprio queste cose
attestano l’esistenza di un Dio degno di questo nome; non un Dio secondo le mie
idee, un prodotto della mia immaginazione. Egli è un Dio i cui pensieri
superano totalmente ciò che io posso immaginare. “«I miei pensieri non sono i
vostri pensieri…», dice il SIGNORE.
«Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte
delle vostre vie»” (Isaia 55:8-9). Allora, io metto da parte la pretesa di fare
della mia ragione il giudice finale, e mi dispongo umilmente all’ascolto di
Dio.
Dio parla nella Bibbia e offre
anche delle prove alla mia intelligenza: il miracolo della creazione, quello
della risurrezione di Cristo, e le innumerevoli profezie adempiute… Così la mia
fede fa luce alla mia intelligenza. Essa rimodella i miei pensieri, i miei
valori, e trasforma tutto il mio comportamento affettivo e intellettuale. Non è
che io creda senza capire, ma credo per
accettare i pensieri di Dio e capire. Allora, la mia intelligenza è in
attività quando scopro il piano della grazia di Dio che si basa sull’opera di
Gesù Cristo. Lui è il “primo e l’ultimo”, uomo umiliato e, nello stesso tempo,
Figlio di Dio. Presto Egli estenderà su tutto il mondo il Suo regno di
giustizia e di pace, ma già ora la Sua presenza m’illumina e mi consola, ogni
giorno!