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venerdì 8 dicembre 2023

08 dicembre - La coscienza: una facoltà fastidiosa?

Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo.

Romani 2:16

 

Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male.

Ecclesiaste 12:16

 

La coscienza: una facoltà fastidiosa?

 

L’essere umano ha una “coscienza”. Quando fa il male si sente ripreso, e a volte si vergogna, e quando si comporta bene è soddisfatto di sé. Qualcuno potrebbe dire che il bene e il male sono concetti relativi, e nella cultura del mondo questo, almeno in parte, è vero. Ciononostante, tutti noi possediamo quel metro di misura interiore al quale, che lo vogliamo o no, il nostro agire è continuamente confrontato.

La coscienza permette di fare la differenza tra il bene e il male. Quando commettiamo una cattiva azione essa ci avverte, e la nostra memoria è sempre pronta a farci tornare in mente i fatti più miserabili del nostro passato. Molti cercano di soffocare la “voce della coscienza” con ogni sorta di attività e di pratiche religiose, ma i risultati sono nulli. La coscienza non li lascia tranquilli, e provoca in loro una sensazione di disagio, di turbamento; i loro sguardi s’incupiscono, il loro sonno è disturbato… L’uomo comprende che c’è una “Giustizia” che lo supera, e che dovrà, un giorno, rendere conto della propria condotta al suo Creatore.

La coscienza ha sul piano morale lo stesso ruolo che ha il dolore sul piano fisico: ci avverte che è urgente consultare il grande Medico dell’anima, cioè Dio. Egli ci ha lasciato la Sua Parola, la Bibbia, che è molto più affidabile della nostra coscienza perché ci rivela la verità perfetta, divina, immutabile, quella che viene dall’alto e non dal mondo (Giovanni 17:17). Per chi la riceve con fede, essa è la luce che illumina, che “mette a livello” la nostra coscienza per vedere le cose come Dio le vede, per giudicarle e apprezzarle secondo il Suo pensiero.

La coscienza, così illuminata, guida i nostri pensieri e le nostre azioni, e li mette in armonia con Dio.