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domenica 3 dicembre 2023

La natura insegna

“la testimonianza del SIGNORE è veritiera, rende saggio il semplice.” Salmo 19:7.

Ricordo uno strano incontro che feci molti anni fa durante una distribuzione di calendari biblici, del Buon Seme.

Avevo visitato una giovane coppia che mi aveva accolto con cortesia insolita e dopo aver parlato loro del Signore e lasciato opuscoli, prima di andarmene mi era stato chiesto di  visitare anche il padre del ragazzo che abitava in una casa rurale poco distante.

Ovviamente accettai.

Dovetti attraversare un paio di campi coltivati e percorrere una stretta strada sterrata prima di giungere all'abitazione del signor Carlo.

Mi accolse subito con cortesia e dopo avermi ascoltato per un po' esclamò: “Così parla di Dio alle persone? Dovrebbe essere facile”.

“In che senso?” Chiesi.

“Non ho problemi a credere a Dio. Dopo aver visto ciò che Egli ha fatto nei terreni, anno dopo anno, è facile credere.”

Che vita semplice conduceva. Niente ingorghi di traffico, prenotazioni per treni o lunghe code. Ignaro degli scontri teologici fra le varie denominazioni. 

Pensai alla sua fede, alla sua capacità di credere.

La sua fede era radicata nei semplici miracoli cui aveva assistito ogni giorno.

Un piccolo seme che diventa un altissimo albero.

L'arcobaleno fra le nubi cariche di pioggia.

Campi fioriti e alberi carichi di frutti.

O i raggi del sole che fanno schiudere i fiori al mattino.

Per lui era facile credere. Poteva vedere l'impronta digitale di Dio in tutto ciò che lo circondava. Chi ogni giorno assiste allo splendore della maestà di Dio non trova assurdo il credere.

Qualcuno che dipende dai misteri della natura per la sua sopravvivenza, non trova difficile dipendere, per la sua salvezza, dal Dio invisibile.

La natura è il più grande evangelista di Dio.