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giovedì 14 dicembre 2023

Parabole

A tali cuori parlò il Signore Gesù al termine del suo ministerio. Con la perseveranza di colui che ha un messaggio finale, il suo scopo era di toccare le anime.

Egli raccontò due parabole che contengono un concetto comune, rovente, di colpevolezza: la tendenza della gente a rigettare gli inviti di Dio, non una o due volte, ma ogni volta.

La prima parabola era quella del proprietario terriero: “Udite un'altra parabola: C'era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò una buca per pigiare l'uva e vi costruì una torre; poi l'affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. Quando fu vicina la stagione dei frutti, mandò i suoi servi dai vignaiuoli per ricevere i frutti della vigna. Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono” Matteo 22: 33-35.

La seconda del re che preparò una festa di nozze per suo figlio: “Gesù ricominciò a parlare loro in parabole, dicendo: Il regno dei cieli è simile a un re, il quale fece le nozze di suo figlio. Mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze; ma questi non vollero venire” Matteo 22:1-3.

Un proprietario terriero i cui servi vengono picchiati e uccisi?

Un re i cui messaggeri vengono ignorati?

Di sicuro quel proprietario e quel re vorranno lavarsene le mani di quella gente. Senza dubbio la prossima volta invieranno i soldati.

Sbagliato!

In entrambi i casi essi mandarono più messaggeri.

“Da capo mandò degli altri servi, in numero maggiore dei primi; ma quelli li trattarono allo stesso modo” v. 36.

(Il re) Mandò una seconda volta altri servi, dicendo: "Dite agli invitati: Io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e i miei animali ingrassati sono ammazzati; tutto è pronto; venite alle nozze". a quelli, non curandosene, se ne andarono, chi al suo campo, chi al suo commercio” v.4-5.

Che sorprendente premura! Quale inattesa pazienza!

Servi dopo servi. Messaggeri dopo messaggeri. Presentando loro queste parabole, il Signore dipinge l'immagine di un Dio determinato a chiamare e ha risvegliare le coscienze.