Il Figlio dell'uomo (Gesù) non è venuto per essere servito ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti.
Matteo 20:28
Dio… lo ha risuscitato dai morti e gli ha
dato gloria.
1 Pietro 1:21
Contrasto
Il Figlio di Dio si è umiliato e ha preso
sembianze umane per avvicinarsi agli uomini e salvarli. Tutta la Sua vita ha
dimostrato ciò che Dio è: amore, luce, bontà, compassione…, caratteri che,
almeno in parte, avrebbero dovuto trovarsi anche presso gli uomini; ma quale
contrasto tra il modo di essere e di fare di Gesù, e il nostro!
– Noi cerchiamo le comodità. Gesù è nato in
una stalla e non ha avuto una dimora fissa.
– Noi corriamo dietro alle ricchezze e agli
onori. Gesù ha scelto di vivere nella povertà e nell’umiltà.
– Noi amiamo essere visti in compagnia di
persone celebri. Lui si è circondato di uomini semplici e si è preso cura,
prima di tutto, degli emarginati e dei feriti dalla vita.
L’apostolo Pietro ci ricorda ciò che è
stata la vita di Cristo: “Egli non
commise peccato e nella sua bocca non si è trovato inganno. Oltraggiato,
non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui
che giudica giustamente” (1 Pietro 2:22-23). Che differenza col comportamento
degli uomini! Eppure, nonostante che abbia risposto
con amore alla cattiveria umana, alla fine è stato crocifisso.
Ma è proprio alla croce che il contrasto si
è fatto più evidente. Nel momento in cui l’odio di tutti si scatenava contro di
Lui, l’infinita profondità dell’amore di Dio si manifestava in favore di esseri
odiosi, come noi. E lì, su quella croce, il Signore Gesù ha portato su di Sé il
castigo dei nostri numerosi peccati e dei nostri oltraggi contro Dio.