UN ASINO ROBUSTO…ISSACAR.
“Issacar è un asino robusto sdraiato fra due ovili. Egli ha visto che il riposo è buono e che il paese è ameno; ha curvato la spalla per portare il peso, ed è stato costretto ai lavori forzati” Genesi 49:14-15.
L’asino rappresenta caparbietà e ignoranza, considerato immondo.
“Ma riscatta ogni primo parto dell'asino con un agnello; se non lo vuoi riscattare, spezzagli il collo. Riscatta anche ogni primogenito di uomo fra i tuoi figli” Esodo 13:13.
Riscatto o morte, la profezia su Ismaele, il figlio della carne, fu che sarebbe stato simile ad un asino selvatico (Genesi 16:12). Il popolo ebreo spesso è chiamato popolo dal collo duro.
E’ profetico ricordare che Gesù entrò a Gerusalemme, su di un somarello sul quale nessuno era mai salito, la bestia era legata ad un bivio, meditiamo, e Gesù la mandò a sciogliere. Solo l’agnello può sciogliere e domare l’ostinatezza e l’ignoranza (Luca 19:30).
Ora possiamo comprendere meglio la profezia su Issacar. Tutto a suo vantaggio, benché asino, pure ha desiderato qualche cosa: il riposo e il paese ameno. Se avesse desiderato solo il paese, poteva essere indotto a scorrerlo a capriccio; al contrario se avesse desiderato solo il riposo, sarebbe stato indotto alla quiete falsa della stupidità, senza energia.
In tale paese, lui stesso si mette a servizio, come schiavo, fra due sbarre, il territorio sarà goduto da altri, perché Issacar costringerà se stesso ad una specie di prigionia. “Chinerà le spalle per portare” pronto ad usare la sua robustezza per portare pesi.
Stare fra due ovili non è una buona posizione, implica neutralità, mancanza di una scelta precisa.
“Meglio per lui sarebbe che una macina d'asino gli fosse appiccata al collo, e che fosse gettato nel mare, che di scandalizzare uno di questi piccoli” Luca 17:2.