Temi il SIGNORE, il tuo Dio… Egli è l’oggetto delle tue lodi, è il tuo Dio.
Deuteronomio
10:20-21
Stavano sempre nel tempio, benedicendo Dio.
Luca 24:53
Lodare Dio
L’invito a lodare Dio è come un filo d’oro
che attraversa tutta la Bibbia. La lode era presente alla creazione quando gli
angeli “alzavano grida di gioia” (Giobbe 38:7), ha colmato il cuore del popolo
d’Israele, riconoscente dopo la miracolosa traversata del Mar Rosso (Esodo 15),
e la ritroviamo ogni volta che Dio libera il Suo popolo.
Alla nascita di Gesù, ci fu una moltitudine
di angeli che lodavano Dio e dicevano: “Gloria a Dio nei luoghi altissimi”
(Luca 2:13). E appena dopo la Sua elevazione nella gloria, i discepoli si
riunivano gioiosi nel tempio per lodare e benedire Dio (Atti 2:46-47).
La lode è legata alla manifestazione della
presenza di Dio. Essa esprime la gioia
di realizzare quanto Dio è grande, santo, giusto, e quanto ci ama. Essa
sgorga spontaneamente dai nostri cuori quando siamo occupati di Lui o quando
prendiamo coscienza che Egli ci ascolta e risponde alle nostre preghiere.
La lode è prodotta dalla gioia di conoscere
la meravigliosa grazia di Dio. “Poiché la tua bontà vale più della vita, le mie
labbra ti loderanno… la mia bocca ti loderà con labbra gioiose… poiché tu sei
stato il mio aiuto, io esulto” (Salmo 63:3-7).
Il Salmo 22 annuncia in anticipo le
sofferenze espiatorie del Signore Gesù. Dal momento che Dio gli ha risposto
risuscitandolo dai morti, il Signore si associa alla lode dei credenti: “Io annunzierò
il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all’assemblea” (Salmo 22:22).
Questo versetto ci mostra anche l’importanza e il valore della lode collettiva.
Che la nostra lode sia l’eco di quella del Cristo risuscitato.