Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: “Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
Giovani 8:12
Camminare
nella luce
Ogni
sera un’infermiera racconta una storia della Bibbia ai bambini che vivono per
strada nei sobborghi di una città africana. Poi è servito loro un semplice
pasto. Ma dov’è Paki questa sera? Perché non è seduto con gli altri bambini
attorno al fuoco? Ieri ha rubato delle arance nel giardino dell’ospedale e,
scavalcando il muro, si è ferito a un piede. Può essere che l’infermiera
l’abbia visto? Così si è seduto più lontano, dietro un albero, e da lì ascolta
il racconto biblico. Eppure, quanto amerebbe essere seduto con gli altri, alla
luce e al calore del fuoco!
La
storia è terminata e dalla cucina portano dei piatti di riso fumante che i
bambini mangiano con appetito. Da quando ha rubato le arance, Paki non ha più
mangiato ed è combattuto. Meglio restare nell’ombra con la fame, oppure
azzardarsi ad andare dove c’è la luce? Dopo un momento di lotta interiore, si
alza e va a sedersi accanto al fuoco.
“Vieni
presto Paki, il riso sta finendo”, gli dice l’infermiera porgendogli un piatto
pieno.
Quando
gli altri bambini se ne sono andati, lei prende Paki per mano, gli medica il
piede ferito e gli parla. Gli fa delle domande sulla sua ferita, ed ecco che
Paki confessa di aver rubato. In cambio della sua sincerità, l’infermiera lo
perdona con tutto il cuore e il bambino lascia l’ospedale esultante di gioia.
Paki ha capito una cosa molto importante, che “alla luce” tutti i peccati sono visibili ed è lì che possono essere
perdonati. Com’è contento di non essere rimasto al buio!
“Se
confessiamo i nostri peccati, egli (Dio)
è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità” (1
Giovanni 1:9).