“Tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo”.
Isaia 41:10
Aspettare con fiducia
I periodi più difficili della vita sono anche quelli in
cui siamo costretti ad aspettare. Vi sono situazioni in cui si oscilla fra
timore e speranza, fra sgomento e serenità. Ma forse è proprio in quei tempi di
crisi che la fede può acquisire una vera maturità, perché si impara a rimanere
calmi, contando su Dio e sulle Sue promesse (Salmo 37:7). Sovente, però, ci
capita di non guardare immediatamente a Lui e di considerare i problemi come facenti
parti del normale corso della vita.
Non pensiamo di avere tutto sotto
controllo e non crediamo che il tempo dei miracoli sia passato! Se ci siamo
abituati ad una vita confortevole e agiata, rischiamo di dimenticare che tutto
viene da Dio e che Dio può anche riprenderci tutto. E quando le cose visibili
sulle quali ci basiamo cominciano a vacillare, eccoci disorientati e perplessi!
C’è un unico fondamento stabile, un solo
rifugio: è la fedeltà di Dio, è Dio stesso. “Tu sei il mio rifugio nel
giorno della calamità” diceva il profeta (Geremia 17:17).
I
pensieri di Dio non sono certo pensieri di male, ma di pace. “Alla mente che riposa in
te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te” (Isaia 26:3 – vers.
Nuova Diodati). Quando si crede questo e si conta su Dio siamo tranquilli. Lui
vuole condurci alla meta. Abbandoniamo ogni fiducia in noi stessi. La nostra
fiduciosa aspettativa in Lui è ben più efficace di ogni appoggio umano e non
saremo delusi. “Sia benedetto il Signore! Giorno per giorno porta per noi il
nostro peso… Il nostro Dio è un Dio che libera” (Salmo 68:19-20).