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giovedì 6 febbraio 2025

I principi del radunamento cristiano (7)

1.1.9 Responsabilità

La grandezza di questi privilegi, la realtà di queste risorse, superano ciò che gli antichi testimoni possedevano, pertanto fanno pesare sulla Chiesa una notevole responsabilità 

Ma essa non è stata in grado di assolvere al compito che le è stato dato. Non ha saputo impiegare le sue risorse. Ha manifestato una volta di più che l’uomo non è capace di mantenere intatto ciò che Dio gli affida. La verità che la Chiesa doveva custodire era molto preziosa, ma l’ha trascurata.

Indubbiamente questo è avvenuto perché, alla fine, tutta la gloria vada a Dio soltanto, il quale compirà il suo volere per mezzo di Gesù Cristo, il solo uomo fedele in cui Dio si sia compiaciuto.

Ciò non toglie, però, che fintanto che la storia della Chiesa sulla terra non sarà conclusa, chiunque ha a cuore i veri interessi di Cristo deve impegnarsi nel cammino della fedeltà.

 

1.2 Che cosa gli uomini hanno fatto della Chiesa

1.2.1 Gli inizi

La formazione della Chiesa ha avuto inizio nel giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo è sceso sulla terra e gli apostoli ne furono ripieni. Pietro, per primo, ricevette la potenza per annunciare l’Evangelo, proclamando la risurrezione e la gloria di Gesù. La Chiesa, però, è apparsa nella sua originale identità solo dopo le rivelazioni fatte a Paolo: quando i Giudei respinsero definitivamente «il consiglio di Dio», l’Evangelo si sparse tra le nazioni. Nell’Antico Testamento non era stato rivelato il mistero dell’unico corpo che avrebbe abbracciato sia coloro che erano lontani, i Gentili, sia coloro che erano vicini, i Giudei, avendo tutti accesso al Padre per mezzo di un solo Spirito. Solo alcune allusioni profetiche della Scrittura, alcuni tipi, non compresi fino alla venuta di Cristo, nascondevano il segreto che Paolo ebbe il privilegio di rivelare.

Non ci proponiamo di riscrivere la storia della Chiesa sulla terra. Quanto ci riferisce la Parola è sufficiente per far capire quale sarebbe stato il suo sviluppo. Il libro degli Atti e le epistole di Paolo, di Pietro, di Giacomo, di Giovanni e di Giuda, non solo annunciano il declino, ma mostrano che questo era già ampiamente iniziato ai loro tempi. Tutti i caratteri dei mali che si sono sviluppati in seguito, e che noi troviamo al giorno d’oggi, erano visibili già allora.

Ai primordi, a Gerusalemme, la Chiesa rifletteva il pensiero di Cristo: coloro che avevano creduto manifestavano l’unità dello Spirito, perseveravano insieme nella dottrina e nella comunione degli apostoli, nella frazione del pane e nelle preghiere. L’amore, nello Spirito, operava con potenza tra loro e faceva loro mettere tutto in comune; erano di un solo cuore e di una sola anima, ma questo felice inizio fu ben presto turbato. La cupidigia e la menzogna, le negligenze riguardo alle vedove e i mormorii che ne seguirono, furono repressi perché lo Spirito Santo agiva con potenza, ma solo per un tempo, come si vede nell’epistola di Giacomo. Le difficoltà che i credenti Giudei ebbero nell’ammettere le nazioni sullo stesso loro piano, scatenarono quasi uno scisma. Falsi fratelli si infiltrarono nelle assemblee (vedere epistola ai Galati, di Giuda, di Giovanni). Falsi dottori, gnostici, giudaizzanti e razionalisti, provocarono numerosi danni. Alcuni cristiani si distolsero dalla croce per seguire i loro interessi (epistola ai Filippesi e a Timoteo). Paolo prigioniero fu abbandonato da molti. Egli spesso preannuncia dei tempi difficili negli ultimi giorni, che già stavano manifestandosi. Giovanni dichiara che lo spirito dell’anticristo era già presente e che quella era l’ultima ora.


(segue)