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martedì 25 febbraio 2025

25 febbraio - Signore, “se vuoi, tu puoi mondarmi”

Venne da lui un lebbroso il quale, supplicandolo... gli disse: «Se vuoi, tu puoi mondarmi». E Gesù, mosso a pietà, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Sì, lo voglio, sii mondato!». E... subito la lebbra lo lasciò e fu guarito.

Marco 1:40-42

 

Signore, “se vuoi, tu puoi mondarmi”

 

Ai tempi in cui Gesù era sulla terra, una persona colpita dalla lebbra era esclusa dalla società. Doveva starsene in disparte e segnalare da lontano la sua presenza per evitare ogni contatto con le persone sane. Eppure, malgrado il divieto, l’uomo lebbroso di cui parla il passo di oggi si avvicina a Gesù. È per la propria situazione disperata? È perché ha fiducia in Lui e sente che Egli può guarirlo? Il testo non lo dice, ma ci mostra il suo coraggio che supera ogni ostacolo.

Se vuoi, tu puoi mondarmi”, dice il lebbroso a Gesù. Egli era sicuro che Gesù aveva la potenza di guarirlo, ma lo sollecita umilmente, rimettendosi alla Sua volontà.

Gesù è mosso a compassione. Non si allontana, non respinge l’uomo sofferente. Anzi, con un gesto amorevole lo tocca e lo guarisce dicendogli: “Lo voglio, sii mondato”.

Nella Bibbia, la lebbra è il simbolo del peccato che ci contamina, degrada e porta alla morte. Forse qualcuno di noi soffre, come quell’uomo, perché il peccato gli ha rovinato la vita. Allora, facciamo come lui! Andiamo a Gesù e diciamogli con fede e umiltà: Signore, se tu vuoi, tu puoi rendermi puro. Gesù non aspetta altro, e lo farà!

Noi che abbiamo creduto diciamo agli emarginati dalla società che Dio non scarta nessuno! Egli dà a chiunque crede in Lui (e non fa distinzioni) il perdono dei peccati e una nuova dignità: quella di “figlio di Dio”.