Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
Romani 6:23
È per grazia che siete stati salvati, mediante
la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio.
Efesini 2:8
Colpevole ma graziato
Si racconta che un soldato dell’armata imperiale
fu condannato a morte per aver commesso un atto molto grave. Sua madre andò a
chiedere la grazia a Napoleone, e la risposta fu che la giustizia esigeva la
condanna a morte di suo figlio.
– Io non chiedo giustizia - disse la madre - imploro
la vostra grazia!
– Vostro figlio non merita alcuna grazia,
replicò l’imperatore.
– Sire, disse la madre, se la meritasse non
sarebbe più grazia.
Toccato da questa argomentazione, l’imperatore
pronunciò allora le parole tanto sperate: “Allora voglio fargli grazia”. La
vita del figlio fu così risparmiata.
Questo aneddoto mette in evidenza cosa sia la grazia: un favore immeritato nei confronti
del colpevole. Tuttavia la grazia di Dio non si basa su una decisione
arbitraria ma sul sacrificio di Cristo, che ha preso su Se Stesso la condanna
che noi meritavamo. A chi si indirizza questa grazia? A tutti! Perché ogni uomo
commette dei peccati che meritano il giudizio di Dio. Tutti condannati perché
tutti peccatori; questa è la legge di un Dio giusto e santo.
Come beneficiare della grazia di Dio? Non può
essere ottenuta né con i nostri sforzi, né con i nostri meriti e neppure con le
nostre opere; essa è il “dono di Dio” per tutti coloro che riconoscono la
loro colpevolezza davanti a Lui e che meritano la condanna. Questa grazia si
ottiene mediante la fede nell’opera del Signore Gesù. È Lui che ha preso sopra
di Sé la nostra condanna affinché noi fossimo risparmiati. Il SIGNORE ha fatto
ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti … il castigo, per cui abbiamo pace,
è caduto su di lui (Isaia 53:6 e 5).