L’Uomo glorificato
Nei primi vangeli, è scritto che
Maria Gli versò il profumo sul capo, il capo del Messia (Matteo 26:7), e del
Servitore e Profeta (Marco 14:3), ma Giovanni 12:3 dice che glieLo versò sui
piedi, i piedi del Figlio di Dio che sta per morire. Ebrei 1:9 dichiara: “Il
tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni“.
Al momento della trasfigurazione,
sul monte, “La sua faccia risplendette come il sole” (Matteo 17:2). Quando
appare a Giovanni, a Patmo, “il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come
lana candida” (Apocalisse 1:14). Quando, sotto l’aspetto di “angelo potente“,
scende dal cielo, “sopra il suo capo vi era l’arcobaleno; la sua faccia era
come il sole” (Apocalisse 10:1)
Quando sta per eseguire i giudizi sulla terra (Apocalisse
14:14), appare su una nuvola, seduto, simile ad un Figlio d’uomo, che ha sul
capo una corona d’oro, come l’aveva annunziato il Salmo 21:3.
E nella Sua gloriosa apparizione
di Apocalisse 19:11-16, “sul suo capo vi erano molti diademi“. Qui Gli sono
dati molti nomi: Fedele, Veritiero, Giudice, “la Parola di Dio“, “Re dei re e
Signore dei signori“. Al di sopra di tutto porta “un nome che nessuno conosce
fuorché lui“. Profondità ininvestigabile della Sua Persona che, “essendo in
forma di Dio“, aveva annichilito se stesso, “prendendo forma di servo“, poi ha
ricevuto “il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si
pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua
confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre” (Filippesi
2:6:11).
Vedere la Sua faccia
Sul monte Sinai, in un
intrattenimento intimo con l’Eterno, Mosè aveva chiesto: “Ti prego, fammi
conoscere le tue vie“. L’Eterno aveva promesso: “La mia presenza andrà con te e
io ti darò riposo“. Mosè fece poi un’altra domanda: “Ti prego, fammi vedere la
tua gloria“. L’Eterno aveva risposto: “Io farò passare davanti a te tutta la
mia bontà“, ma aveva anche aggiunto: “Tu non puoi vedere il mio volto, perché
l’uomo non può vedermi e vivere“. Poi completa: “Ecco qui un luogo vicino a me;
tu starai su quel masso; mentre passerà la mia gloria, io ti metterò in una
buca del masso, e ti coprirò con la mia mano finché io sia passato; poi
ritirerò la mano e mi vedrai da dietro; ma il mio volto non si può vedere”
(Esodo 33:13-23).
Bisogna arrivare al Nuovo
Testamento, perché Giovanni possa dire: “Noi abbiamo contemplato la sua gloria
(morale), gloria come di unigenito dal Padre”; e “Nessuno ha mai visto Dio;
l’unigenito Dio (o: Figlio di Dio), che è nel seno del Padre, è quello che l’ha
fatto conoscere (Giovanni 1:14, 18).
Sul monte della trasfigurazione
ci è detto che i discepoli: “Videro la sua gloria” (Luca 9:32) (quella del
Messia, poi del Figlio diletto del Padre).
Prima di lasciarli, Gesù
incoraggia i Suoi discepoli: “Voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo
(alla risurrezione) e il vostro cuore si rallegrerà, e nessuno vi toglierà la
vostra gioia” (Giovanni 16:22).
Ora, nei vangeli, con la guida
dello Spirito, possiamo in un certo modo “vedere Gesù”; vederLo che va di luogo
in luogo, arriva al Calvario e compie l’opera della croce (cfr. 2 Corinzi
3:18). Niente può maggiormente rallegrare i nostri cuori che lo scoprire questa
Persona meravigliosa attraverso tutte le pagine della Parola. Quando apriva le
Scritture ai discepoli di Emmaus il loro cuore “ardeva” mentre Egli parlava
loro per via (Luca 24:32).
Ma il giorno verrà in cui non
vedremo più come adesso, “come in uno specchio, in modo oscuro”; “allora
vedremo faccia a faccia” e conosceremo “pienamente” come anche siamo stati
perfettamente conosciuti (1 Corinzi 13:12).
Apocalisse 22:3-4 ci dice: “i
suoi servi lo serviranno, vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome
scritto sulla fronte”. Il Salmo 17:15 l’aveva già annunciato: “Mi sazierò, al
mio risveglio, della tua presenza“.