Molti, udendolo (Gesù), si stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? Che sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti fatte per mano Sua?”… E si scandalizzavano a causa di Lui.
Marco 6:2-3
I nostri schemi di pensiero
Ecco qualcuno che fa dei miracoli straordinari:
guarisce i malati, scaccia i demoni dalle persone, risuscita i morti… Questi
miracoli non avevano lo scopo di stupire o creare ammirazione. Certo,
dimostravano l’amore di Dio verso gli uomini ma, prima di tutto, confermavano
che Gesù era veramente Colui che era stato annunciato dai profeti della Bibbia,
il Messia promesso ma, anche, il Figlio di Dio.
Allora perché i Giudei si sono scandalizzati di
Lui? Gesù non ha frequentato la scuola dei rabbini, non è stato incluso
nell’élite intellettuale dell’epoca; la Sua volontaria umiltà è un ostacolo
alla comprensione dei Suoi contemporanei. Un falegname, capace di tali miracoli
e insegnamenti? Questo non è possibile! Quei Giudei avevano il loro modo di
vedere le cose, un modello di pensiero coerente con le loro tradizioni; i
miracoli del Signore Gesù erano reali ma essi rifiutavano di riconoscerne
l’origine divina perché questo andava contro a tutto quello che avevano sempre
creduto e pensato.
Oggi molte persone si sono fatte il loro schema
di pensiero, che altro non è che il pensiero del momento; per esempio: l’uomo è
soltanto il risultato di una cellula primitiva apparsa per caso sulla terra. Come
ai tempi del Signore, si rifiuta l’evidenza: la coerenza dell’universo, la
precisione delle leggi che lo regolano, la bellezza dell’ambiente che ci
circonda, insomma, tutto quello che afferma l’esistenza di un Creatore.
Ancora oggi occorre scegliere fra i nostri
propri schemi di pensiero e quello che Dio ha manifestato con molta evidenza e
splendore.