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mercoledì 10 settembre 2025

10 settembre - Due montagne

Cristo Gesù… svuotò (umiliò) Se stesso… facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

Filippesi 2:5,8

 

Sopra un alto monte… fu trasfigurato davanti a loro; la Sua faccia risplendette come il sole e i Suoi vestiti divennero candidi come la luce.

Matteo 17:1-2

 

Due montagne

 

Nell’Evangelo troviamo due eventi della vita del Signore Gesù che si svolgono su un monte.

Con tre Suoi discepoli, Egli sale su un “alto monte”, chiamato “monte della trasfigurazione”, in disparte dagli altri discepoli. Il Signore appare con dei vestiti candidi come la luce e in compagnia di due grandi uomini della storia d’Israele: Mosè, il legislatore che ha dato la Legge, e Elia il profeta (Matteo 17:1-8). Il soggetto della loro conversazione è la prossima morte di Gesù. La voce di Dio si indirizza ai tre discepoli, testimoni della scena, e dice loro: “Questo è il mio Figlio diletto… ascoltatelo”.

Più tardi, sul monte Golgota, è stata innalzata la sua croce e Gesù si è lasciato coronare di spine, è stato schernito, ingiuriato, percosso; uomini malvagi e ingiusti lo hanno inchiodato su quella croce.

Che contrasto! Nel primo caso la voce di Dio risuona in mezzo alla nuvola per dare gloria al Suo Figliolo. Al Calvario, fitte tenebre coprono la scena; da mezzogiorno alle tre è la voce del Signore Gesù, solo, abbandonato, il Giusto punito per gli ingiusti, che si ode dalle tenebre: “Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?” Alla fine di queste ore terribili, in cui ha portato i nostri peccati, emette un grido: “È compiuto!” e “Padre nelle tue mani rimetto lo spirito mio” (Luca 23:46). Ma il Signore Gesù, che è stato un tempo “l’Uomo dei dolori”, sottomesso alla sofferenza, è oggi “coronato di gloria e di onore”, e un giorno ogni creatura piegherà le ginocchia davanti a Lui (Filippesi 2:10).