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venerdì 31 ottobre 2025

31 ottobre - Dal fondo del dolore

Anche oggi il mio lamento è una rivolta, per quanto io cerchi di contenere il mio gemito.

Giobbe 23:2

 

Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.

Ebrei 4:16

 

Dal fondo del dolore

 

La morte è certamente ciò che provoca più lacrime e dolore. La perdita di una persona cara è sempre un’immensa prova. “Al dolore della morte si aggiungono la sofferenza dell’incomprensione e la lontananza delle persone che consideravamo vicine”. Così si esprimeva una madre dopo il suicidio del proprio figlio. Rifugiatasi in un monastero, toccò il fondo del proprio dolore: “Piango e non sento nessuna voce che mi consola, nemmeno qui”.

Eppure Dio è vivente, e desidera consolare quelli che attraversano il lutto. Ma per essere consolati da qualcuno, bisogna conoscere quella; la simpatia di un perfetto sconosciuto è una magra consolazione. Coloro che hanno una relazione vivente e personale con Dio possono testimoniarlo: Egli è “un aiuto sempre pronto nelle difficoltà” (Salmo 46:1). Guardate come si è comportato Gesù quando era sulla terra: venuto a sapere che il Suo amico Lazzaro era malato, si è messo in strada per andare dalla sua famiglia inquieta; e poi, davanti alla sua tomba, ha pianto (Giovanni 11:35).

Il nostro Dio non è un Dio lontano, indifferente alle nostre disgrazie. Il Figlio Suo, venuto in terra, ha conosciuto Egli stesso la solitudine e la sofferenza, e ha detto: “Ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso dei consolatori, ma non ne ho trovati” (Salmo 69:20). È per questo che adesso può condividere il dolore di quelli che piangono e consolarli.

“Avvicinatevi a Dio, ed egli si avvicinerà a voi” (Giacomo 4:8).