Non vi rallegrate perché gli spiriti vi sono
sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.
Luca 10:20
Invano ho faticato; inutilmente e per nulla
ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso l’Eterno, la mia
ricompensa è presso il mio Dio.
Isaia 49:4
Vittoria, nonostante l’apparente sconfitta
Entusiasti, i discepoli dicono a Gesù:
“Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel tuo nome” (Luca 10:17). Ma Gesù
non vuole che si fermino a questa gioia nel servizio (vers. 20). È possibile
che non vediamo dei risultati quando testimoniamo di quello che il Signore ha
fatto per noi, ma non bisogna confondere il successo che può aver avuto il
nostro servizio con la benedizione che comunque altri possono riceverne.
Nella nostra vita possiamo conoscere
l’insuccesso, e questo per colpa nostra. Ma Gesù, il Servitore perfetto, non ha
mai commesso nessuna colpa, eppure, in un certo senso, ha conosciuto il
fallimento. Il suo popolo l’ha rigettato violentemente. Insuccesso provvisorio
ed apparente, poiché, alla croce, ha riportato la vittoria dell’amore. È venuto
per fare la volontà del Padre, e l’ha realizzata perfettamente anche se, sul
momento, alcuni risultati non sono stati visibili. Dio ha accolto con
soddisfazione immensa tutto quello che Gesù ha pensato, detto e compiuto, e il
risultato eterno della sua opera sono le miriadi di uomini salvati.
Credenti, Dio non dimenticherà quello che è
stato fatto per lui e per mezzo di lui, anche quello che, con umiltà, è stato
fatto nel segreto. Forse ciò che non ci sembra essere stato un successo si
rivelerà, nel giorno di Cristo, come una sorgente di benedizioni che non
avevamo neppure immaginato.