G
Ieri
L’immagine della vigna spesso è usata nella Parola per parlarci
d’Israele. Dio dice, per mezzo di Geremia: “io
ti avevo piantata come una nobile vigna, tutta del ceppo migliore” (2:21 –
cfr anche: Sl 80:8/16, Is 5:1/7). In questi passi traspaiono evidenti tutte le
cure del Vignaiolo.
Il Signore riprende il soggetto e, attraverso questa parabola, vorrebbe
risvegliare le coscienze dei Capi del popolo. Vorrebbe che si rendessero conto
che questa parabola li condanna e lancia ancora un appello sotto forma di
domanda: “che farà dunque il padrone della vigna?” (9).
I Capi ed i Farisei sanno bene cosa farà il padrone della vigna, e
cercano di fare (12) esattamente come il Signore aveva appena detto nella
parabola: “costui è l’erede venite
uccidiamolo” (7).
La vigna piantata e protetta dalle mani stesse del padrone (1), è
affidata a dei coltivatori perché la custodiscano e vi lavorino perché possa
averne del frutto (2). Ma, coloro a cui la responsabilità fu affidata vennero
meno al compito. Essi vollero diventare padroni anziché rimanere servi (7).
A più riprese furono mandati servitori per ricercare il frutto che non
fu trovato. Neppure il “figlio” del padrone ebbe sorte migliore, era l’erede e,
a maggior ragione, doveva essere ucciso.
Ma il padrone della vigna di cosa chiederà conto? Della mancanza di
frutti? Della vita dei servitori? Dell’appropriazione indebita della vigna? No!
Chiederà conto del sangue del suo figliolo.
G
Oggi
Un tempo fu così di Israele che ha mancato alle sue responsabilità, e la
“vigna” fu affidata ad altri. E questi cosa ne hanno fatto? La storia sembra
ripetersi, perché l’uomo così com’è manca sempre alle sue responsabilità e
dovrà renderne conto a Dio.
Il mondo non è cambiato, Cristo, il Figlio di Dio, l’erede, la pietra
angolare (10), è messo fuori da questo mondo nella vana illusione dell’uomo di
poterne prendere il posto. Una chiesa professante che ha preso per se stessa la
vigna del Signore, risponderà secondo la sua responsabilità, così come ogni
uomo risponderà di ciò che Dio gli ha offerto. Ad ogni uomo Dio chiederà: “cosa
ne hai fatto di mio figlio?”.
Caro lettore, che
posto hai preso in questa vigna? Quella di un vignaiolo infedele o quella di un
servo che cerca del frutto per il suo padrone?
D.C.