L’angelo si rivolse alle donne e disse: “Voi, non temete;
perché io so che cercate Gesù che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è
risuscitato come aveva detto; venite a vedere il luogo dove giaceva”.
Matteo 28:5-6
Ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo
calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.
1 Corinzi 11:26
L’istituto Pasteur
A Parigi, in via del dottor Roux, si trova il celebre
istituto Pasteur. Con un’autorizzazione si possono visitare i suoi laboratori e
la cripta dove, nel 1895, lo scienziato Luigi Pasteur è stato sepolto. Ogni anno,
il 28 settembre, data dell’anniversario della sua morte, si riuniscono davanti
alla cripta il direttore dell’Istituto e i ricercatori, e viene pronunciato un
discorso per esaltare la sua dedizione alla scienza per il bene dell'umanità e
per incitare a seguire il suo esempio.
Così vengono onorati i grandi uomini dell’umanità. Di loro si
ricordano la vita e le opere. La loro influenza sussiste, stimola e
responsabilizza i successori nelle vie che sono state aperte… Ma loro non ci
sono più per parteciparvi.
Avete notato che i primi discepoli del Cristo non si sono mai
riuniti davanti alla sua tomba? Perché? La tomba era vuota, era un fatto
confermato pubblicamente (Matteo 28:14, 33). Il corpo di Gesù non era più nella
tomba, era risuscitato. I discepoli hanno così onorato un Signore vivente,
e non hanno solo ricordato la sua dedizione. Hanno continuato a seguire colui
che era sempre vivente ed agiva tra di loro. Hanno pregato, adorato
e servito l’uomo Cristo Gesù risuscitato, seduto alla destra di Dio,
coronato di gloria e d’onore.
I credenti hanno il privilegio di poter commemorare il
sacrificio di Cristo “il primo giorno della settimana” (Atti 20:7), il giorno
della sua risurrezione. Rispondono così all’invito di Colui che, durante
l'ultimo pasto preso con i suoi discepoli, ha istituito la Cena (il pasto del
Signore) invitandoli a mangiare il pane e bere il calice con queste parole:
“Fate questo in memoria di me” (Luca 22:19).