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giovedì 18 settembre 2014

18 Settembre

(Gesù disse alla Samaritana:) "Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei".
I veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità… il Padre cerca tali adoratori.
Giovanni 4:22-23

“Adoro”

Espressione usata spesso da piccoli e grandi per indicare un vivo affetto. Ma di questo verbo si è sviato il senso.
Si sente dire: “Adoro quest’opera d’arte – Adoro quel cantante, quel campione”. In gastronomia qualcuno "adorerà" un piatto di un celebre cuoco, o un dolce familiare. Un altro adora il proprio lavoro o la sua nuova auto.
Adorare è un verbo che, all’origine, era applicato solo a Dio. Esprimeva una profonda riverenza ed una meraviglia interiore di fronte alle glorie e all’amore di Dio.
Indubbiamente, le favorevoli condizioni materiali che parecchi conoscono è per loro un motivo di riconoscenza e d’adorazione verso Dio che li colma di beni.
Ma questo termine non è stato distolto a caso dal suo vero significato, e l'uso che se ne fa esprime forse quello che riempie il cuore di molti al giorno d’oggi. Se, nella nostra vita, i beni di consumo sostituiscono Dio, il termine è purtroppo appropriato. Ma allora siamo idolatri!
Che cosa riempie la nostra vita? Sono le gioie fugaci offerte dalla nostra società dei consumi? Non aspiriamo ad altro?

Solo Dio è degno dell’adorazione degli uomini. Egli si è rivelato nella persona di suo Figlio Gesù Cristo. Quando vi renderete conto di quanto vi ama, l’amerete a vostra volta e potrete adorarlo per tutto quello che è e che ha fatto per voi. “Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose! A lui sia la gloria in eterno” (Romani 11:36).