Il Signore avrebbe
voluto dire ancora molte cose ai discepoli (12), ma questi non avrebbero potuto
afferrarle nella loro intera portata proprio perché non avevano ancora ricevuto
lo Spirito Santo. Il Signore adatta gl’insegnamenti alla loro portata per
spiegare loro il ruolo dello Spirito una volta che Lo avrebbero ricevuto.
& Una guida (13/15)
Lo Spirito li avrebbe
condotti, come una guida, in tutta la verità (13), avrebbe rivelato loro
pienamente la verità introducendoli nella conoscenza e facendo conoscergli le
cose profonde di Dio (1 Co 2:10). Non avrebbe parlato di Suo, ma avrebbe detto
ciò che udiva ed avrebbe rivelato cose future.
Con queste parole il
Signore definisce in anticipo quello che sarebbe stata tutta la rivelazione del
Nuovo Testamento:
G Gli evangeli: lo Spirito Santo avrebbe ricordato tutto
quello che il Signore aveva detto (14:26),
G Gli atti degli apostoli: lo Spirito avrebbe
reso testimonianza nel mondo attraverso i discepoli (15:26/27),
G Le epistole: li avrebbe condotti in tutta la verità (13),
G L’Apocalisse: avrebbe annunciato le cose future concludendo
la rivelazione di Dio.
& Rivedere il Signore (16/19)
Di lì a poco i discepoli
non avrebbero più visto il Signore, ma questa Sua assenza non sarebbe durata molto.
Lo avrebbero visto di nuovo, non soltanto nelle diverse apparizioni dopo la
risurrezione (At 10:40/41), ma Lo avrebbero potuto contemplare spiritualmente
in tutti i suoi caratteri di uomo risuscitato e glorificato alla destra di Dio
(Eb 2:9).
Quando il Signore
parlava di queste cose i discepoli non comprendevano con esattezza di cosa parlasse (17), ma noi
non abbiamo scuse, poiché ci è stato interamente rivelato tutto ciò che
riguarda la persona di Cristo.
& Dalla tristezza alla gioia (20/24)
Con una solenne
dichiarazione (20) il Signore avverte i discepoli della tristezza che li
avrebbe colpiti di lì a poco. Il mondo si sarebbe rallegrato della morte del
Signore pensando, così, di essersi sbarazzato di Lui. I discepoli, al
contrario, avrebbero fatto cordoglio. Ma presto tutto sarebbe cambiato come le
sofferenze del parto lasciano sempre il posto alla gioia della nascita, così la
sofferenza per la morte del Signore si sarebbe trasformata in gioia alla Sua
risurrezione.
Una gioia che nessuno
avrebbe potuto togliere (24) dal cuore dei discepoli e che sarebbe diventata
completa attraverso la preghiera e ciò che avrebbero ricevuto in risposta (24).