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sabato 27 settembre 2014

Perché mi tentate? – Marco 12:13/17

G  Basterebbe una sola parola
Una volta deciso che “l’erede” doveva essere ucciso ogni occasione può essere quella risolutiva. Poco importa chi raggiungerà il fine e si da vita a strane alleanze. Farisei ed Erodiani, fino ad allora partiti opposti e nemici fra loro hanno ora uno scopo comune: cogliere in fallo il Signore. Una parola, solo una parola basterebbe per legittimare una giustificazione all’odio contro Gesù.

Il salmista aveva già detto: “fraintendono sempre le mie parole; tutti i loro pensieri sono volti a farmi del male. Si riuniscono, stanno in agguato, spiano i miei passi, cercano di togliermi la vita.” (Sl 56:5/6).

Ma nessun laccio teso sul cammino farà cadere il Signore visto che, al contrario, saranno i Suoi avversari a cadere nella fossa scavata per Lui (Sl 7:14/15 – 9:15).

G  L’astuzia dell’uomo
Questi accusatori pensavano che alla loro domanda si poteva rispondere solo “si” o “no” e, indipendentemente dalla risposta, il gioco era fatto.
Se avesse risposto si, i Farisei  potevano accusarLo di collaborazionismo con l’oppressore romano e, soprattutto, sarebbe stato dimostrato che non era il Messia, se invece la risposta era no, sarebbero stati gli Erodiani a condannarLo per ribellione alle autorità civili.
Ma la saggezza del Signore è molto superiore all’ipocrisia dell’uomo che utilizza la stessa moneta per ridurli al silenzio e non cade in quella che definisce una tentazione.

G  Un proverbio umano
La risposta del Signore è diventato nel tempo un proverbio umano per dire che dobbiamo distinguere due cose lontane l’una dall’altra. Ha sicuramente perso il valore iniziale e viene spesso citata solo la prima parte di questa massima.
Ma la parte più importante è certamente la seconda: “rendete … a Dio quel che è di Dio”.
Le “cose di Cesare” sono tutte quelle cose che si rapportano alla vita civile e dalle quali non possiamo svincolarci, ma “le cose di Dio” sono tutte quelle che implicano una totale dipendenza dalla Parola di Dio.
Qui non si tratta di scegliere una delle due, ma di separarle e adempiere, al momento opportuno, ogni nostro dovere.



D.C.