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martedì 23 settembre 2014

La fede di Tamar - Genesi 38:12/30

Tamar, vedova, torna a casa di suo padre. Onan l’aveva ingannata e delusa e Giuda, per paura di perdere anche il terzogenito, preferisce lasciare nell’afflizione la nuora che proprio lui aveva scelto (6). Giuda conta su Sela per avere una posterità, ma Dio non è dello stesso parere, così come non lo è Tamar che non si rassegna. Nel cuore di questa Cananea si fa spazio una decisione dettata da una fede che opera per raggiungere lo scopo.

Tamar non rivendica il matrimonio a tutti costi. Non ha pretese, né di avere Sela da Giuda secondo la promessa, né vuole legarsi ad una altro uomo qualunque sciogliendolo dal vincolo della promessa. Ciò che essa vuole è un posto nella discendenza di Giuda.

&    Una fede che sorprende
In che modo, questa donna, aveva preso coscienza dei privilegi e delle benedizioni di Dio legate alla discendenza di questa famiglia?
La Parola non ci dice niente, ma spesso ci fa vedere le vie misteriose di Dio che interviene in grazia.
Tamar non ha ottenuto niente da Er, il marito, niente da Onan come cognato, sa che non otterrà niente da Sela e Giuda è duro ed ingiusto nei suoi confronti.
Ma Dio guida le circostanze per renderle giustizia ed accordarle la posterità che essa vuole. Il modo con cui tutto questo avviene può sorprendere. Forse la fede non è abbastanza rischiarata da una buona condotta, ma è sufficiente perché conta sul Dio d’Israele ed ottiene tutto a rischio della sua vita (24).
Giuda continua a mostrare il suo egoismo difendendo la sua reputazione davanti al mondo (23), ma sarà forzato a riconoscere la sua cattiva condotta (26) dall’atto di fede della nuora.

&    La discendenza
Tamar è, così, ricompensata da questo parto gemellare e Perez, il primogenito, avrà un posto di preminenza sui figli di Sela ed entrerà a diritto nella genealogia del Messia.
Non possiamo far altro che ammirare, da un lato, la grazia di Dio riguardo a questa donna Cananea che aveva tratto via da un popolo sotto giudizio per farla entrare nel cerchio delle benedizioni divine, e, dall’altro, la fede di Tamar che, benché tutte le circostanze fossero contro di lei, non ha mai pensato di rinunciare ai giusti privilegi (26) che non avrebbe potuto avere per diritto di nascita, ma che ora possedeva per grazia divina.

Il Signore ci dia di saperne imitare la fede.


D.C.