La storia di Giuseppe è, in figura, un anticipo
della vita terrena del Cristo. Oggetto dell’amore particolare del padre (4) conoscerà
non solo la gelosia e l’odio dei fratelli, ma anche umiliazione e sofferenze da
parte di estranei.
L’obbedienza, l’accettazione per amore del suo Dio,
lo porterà, alla fine, a conoscere gloria ed onori.
Anche Cristo è “venuto
in casa Sua ed i suoi non l’hanno ricevuto” (Gv 1:11) ed ha dovuto
sopportare l’odio dei Giudei e del mondo intero in un cammino di obbedienza che
Lo ha condotto alla morte della croce (Fl 2:8). Ma presto verrà il momento in
cui tutto Gli sarà sottoposto (Eb 2:7/8).
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Un giovane diciassettenne
Giuseppe non ha avuto molto tempo per godersi la
vita. A diciassette anni è già al lavoro con i suoi fratelli tutti più grandi
di lui. E subito si distingue. Non è d’accordo con la condotta tenuta da loro, con
i quali è obbligato a lavorare. Il comportamento dei fratelli non gli fa
perdere di vista la purezza di linguaggio e, sicuramente, della condotta da
tenere in mezzo agli altri. La cattiva fama che circolava sui fratelli è per
lui un motivo di riflessione e di conversazione col padre. Questo è solo il
primo dei motivi che porteranno i fratelli ad un odio mortale.
La moralità di Giuseppe è per i giovani, ma non
solo, un bell’esempio di condotta nella famiglia dei credenti e di gran valore
agli occhi di Dio. Il Signore si servirà di coloro che gli sono fedeli per
risvegliare le coscienze degli altri.
Cari giovani, il Signore vi fortifichi affinché non vi conformiate a
questo mondo ed il vostro modo di parlare, di vestire, di essere vi distingua
in mezzo ai vostri coetanei.
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Un giovane sognatore
Giuseppe fu odiato anche a causa dei suoi sogni.
Dio si compiacque di rivelargli i segreti del suo glorioso futuro. I suoi sogni
troveranno per lui una piena realizzazione in Egitto una volta divenuto viceré
quando i suoi fratelli si inginocchieranno davanti a lui (42:6), come
troveranno piena realizzazione in Cristo quando ogni ginocchio si piegherà
davanti a Lui (Fl 2:10).
Il Signore ha per tutti noi un piano che spesso si
compiace di rivelarci completamente o in parte. Sappiamo custodire ed aspettare
la sua realizzazione come Giuseppe, o approfittiamo di questo per provare un
certo vanto davanti ai nostri fratelli?
Il Signore ci dia saggezza e discernimento!
D.C.