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martedì 30 settembre 2014

Gli scribi ed una povera vedova – Marco 12:35/44

G  Gli Scribi
Non tutti gli Scribi erano come quello dei versetti precedenti, anzi, Matteo ci fa capire che erano del partito dei Farisei (22:41) ed ora è il Signore che, rivolgendosi a loro, solleva un paradosso tratto dal Salmo 110: poiché essi affermavano che il Cristo discendeva da Davide come poteva, questi, chiamare Cristo e Signore un suo discendente?
C’era solo una soluzione: che il Cristo fosse più di un discendente di Davide e, dunque, realmente Figlio di Dio.

Non accettare il carattere divino del Messia portava questi Scribi a cadere inevitabilmente sulla Parola di Dio. I Suoi denigratori sono confusi, al contrario delle folle che prendono piacere all’ascolto (37).

Ci piacerebbe pensare che quest’ascolto sia motivato dalla fede, ma, purtroppo, non è visto così ciò che accadrà di lì a poco tempo. Nella gran folla c’e solo il piacere di vedere che c’e qualcuno che è in grado di controbattere gli Scribi ed i Farisei, che, pomposamente, amavano passeggiare per le piazze e fare lunghe preghiere pubbliche al solo scopo di farsi vedere dagli altri ed avere un posto di rilievo nelle sinagoghe e nei conviti. Ma la realtà era che divoravano le case delle vedove (38/40). Per tutto questo riceveranno una più severa condanna.

G  La povera vedova
 Mentre gli Scribi ed i Farisei ipocriti sono presi nella preparazione del loro complotto, il cuore del Signore trova gioia nel segnalare la ricchezza di questa povera vedova.
Lo sguardo del Signore si posa sulle offerte dei ricchi che mettevano assai (41) e sui “due spiccioli” della vedova e sentenzia che quest’ultima offerta è superiore alle altre (43,) poiché, sapendo ogni cosa, sa che i primi hanno messo del superfluo ma lei aveva messo tutto ciò che possedeva e che le sarebbe occorso per vivere. Ella aveva dato tutto a Dio e si affidava totalmente a Lui! Che esempio!

Lo sguardo del Signore è anche su di noi quando ci rechiamo nel luogo in cui gli rendiamo un servizio di lode e vede quanto del nostro denaro mettiamo nella cassetta delle offerte. Il Signore della nostra vita è anche il Signore del nostro portafoglio. Cerchiamo di non dimenticarlo.  


D.C.