Dio dunque, passando sopra
i tempi dell’ignoranza, ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si
ravvedano, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con
giustizia.
Atti 17:30-31
Sì, io ti amo di un amore
eterno; perciò ti prolungo la mia bontà.
Geremia 31:3
Pentirsi
- pentimento
Nella
Bibbia queste parole, che alcune traduzioni moderne non rendono chiaramente,
sono essenziali per esprimere correttamente il messaggio divino. Fin dall’inizio
del suo ministero, Gesù ha proclamato: “Ravvedetevi e credete al vangelo”
(Marco 1:15); e prima di lasciare questa terra, Egli ha spiegato che bisognava
che il Cristo morisse e risuscitasse, e che dopo fossero annunciati il
pentimento e il perdono dei peccati (Luca 24:47).
Cosa
significa pentirsi? Prima di tutto provare un sincero dispiacere per la propria
condotta, insieme alla consapevolezza di aver offeso Dio. Ma, ancora di più, è
un cambiamento radicale del modo di pensare e di agire che ci fa abbandonare
tutto ciò che non è bene nella nostra vita.
Il
pentimento non è qualcosa di negativo; anzi, è un progresso morale. È forse
negativo abbandonare una cattiva abitudine? È invece una prova di coraggio.
Infatti il pentimento consiste nel lasciare un cammino di perdizione per
prendere quello della vita (Atti 11:18).
Dove
trovare la forza per pentirsi? In Dio stesso! È lui che ci domanda di pentirci
e che ce ne darà la forza se gliela domandiamo. Il suo perdono è un dono, ma
c’è bisogno del pentimento e della fede. Bisogna confidarsi in Dio per mezzo di
Gesù Cristo e ricevere il suo amore, per abbandonare il peccato e trovare la
pace per il presente e per l’eternità.