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giovedì 9 aprile 2015

9 Aprile

Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini.
Matteo 5:14-16

Brillare dove Dio ci ha posti

Dio pone i suoi figli qua e là nel mondo come si collocano dei lampioni nelle strade di una città. Più il luogo è buio, più sono utili. Ma, proprio come avviene per le lampade elettriche, per fare luce bisogna essere collegati ad una fonte d’energia. Il Signore ha avvertito i suoi: “Senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15:5). I lampioni non si preoccupano del luogo in cui sono stati posti; l’importante è che facciano luce. È il responsabile dell'illuminazione che li ha posti nel luogo in cui devono essere.

La luce, in senso morale, è l’irradiazione della vita di Gesù nel mondo. Potreste trovarvi con certi vicini di casa, o in un determinato luogo di lavoro, o in certe condizioni che forse vorreste cambiare; ma tutto questo non è fortuito. Se Dio vi ha posto in un certo ambito, ne conosce il motivo. Si aspetta che voi riproduciate, proprio attorno a voi, le perfezioni morali di Gesù: bontà, umiltà, dolcezza, gioia, pazienza, dedizione. Coloro che non leggono la Parola di Dio devono, in qualche modo, poterla leggere nella vostra vita. Come è possibile ciò? Bisogna far passare la corrente! Cioè restare in contatto con la sorgente divina, mantenere una reale comunione con il Padre e con il Figlio. La prerogativa del cristiano sulla terra è di fare luce. Impegniamoci dunque a fare ciò che Dio vuole che facciamo!