di: Calamai Daniele
da un scritto di: B. Reynolds
“… tuttavia verrò alle visioni e
alle
rivelazioni del Signore”
(2 Corinzi 12:1)
Paolo ha ricevuto dal signore diverse rivelazioni. Egli ne
menziona chiaramente cinque di cui le ultime quattro sono da a lui in modo
specifico; esse costituiscono il cuore stesso del cristianesimo.
1.
L’annuncio dell’evangelo, il suo
messaggio (Galati 1:11/12)
Paolo non ha ricevuto l’evangelo
da parte di nessun uomo ma, “per
rivelazione di Gesù Cristo”. Il suo evangelo era lo stesso di quello dei
dodici apostoli (Galati 2:2) tuttavia, non lo aveva ricevuto da loro ma da
Cristo nella gloria. Paolo lo chiama: “l’evangelo
della gloria di Cristo” (2 Corinzi 4:2) ed è questa gloria che ha profondamente
marcato il suo ministerio.
2.
Il mistero della Chiesa (Efesini
3:3)
“nelle altre epoche non fu concesso ai figli degli uomini di conoscere
questo mistero” (Efesini 3:5); è stato dato a Paolo di rivelarlo. Gli è
stato rivelato che la Chiesa è il corpo di Cristo (Efesini 1:23). Alla sua
conversione sulla via di Damasco il Signore Gesù gli aveva detto: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”
(Atti 9:4). Gli fu così mostrato che Paolo perseguitava il Signore stesso,
mandando ad effetto le persecuzioni contro i credenti, membri del corpo di
Cristo sulla terra.
3.
Il memoriale della Cena del
Signore (1 Corinzi 11:23)
Il Signore Gesù aveva detto ai
Suoi discepoli: “fate questo in memoria
di me” (Luca 22:19). Se non avessimo che queste parole dette negli evangeli,
noi avremmo potuto pensare che questa cena non fosse che per loro. Ma Paolo
scrive che ha ricevuto lui stesso, dal Signore, questo insegnamento: la cena
deve essere celebrata dai Suoi “finché
Egli venga” (1 Corinzi 11:26).
4.
L’incontro col Signore nell’aria
(1 Tessalonicesi 4:17)
Paolo aveva scritto che i
credenti sarebbero ritornati con Cristo al momento della Sua venuta in gloria
(1 Tessalonicesi 3:13) ma come avrebbe questo aver luogo per coloro che erano
morti? Paolo aggiunge allora che vi sarà un elevamento dei credenti, sia morti
che viventi. Egli comunica questo per “parola
del Signore” (1 Tessalonicesi 4:15). Paolo non fa nessun riferimento a
profeti dell’Antico Testamento ma piuttosto a una parola che era stata
indirizzata a lui in modo speciale.
5.
La trasmutazione dei credenti
alla venuta del Signore (1 Corinizi 15:51/53)
I morti risusciteranno e i
credenti viventi saranno trasmutati: tutti avranno un corpo incorruttibile. È
anche questo “un mistero”, rivelato a Paolo in rapporto con la venuta del Signore,
che Lui stesso gli ha fatto conoscere.