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martedì 23 giugno 2015

23 Giugno

I cieli si aprirono ed egli (Gesù) vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dai cieli che disse: “Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto”.
Matteo 3:16, 17

Così simile eppure così differente

Gesù è venuto sulla terra come un uomo. Nell’esteriore, nulla lo rendeva diverso dagli altri. In Lui, molti non vedevano altro che il figlio di un falegname di cui conoscevano la famiglia. Tuttavia, su quest’uomo il cielo si è aperto e Dio ha dichiarato: “Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto”.
Anche se la maggior parte dei Suoi contemporanei non l’hanno notato, Gesù Cristo era differente dagli altri uomini. Era l’unico concepito dallo Spirito Santo, nel seno di Maria; era il Figlio di Dio, senza peccato; era, nello stesso tempo, pienamente uomo e pienamente Dio.
Sottomesso alla volontà del Padre Suo che lo aveva inviato, portava l’amore di Dio anche a coloro che cercavano di farlo soffrire. Mentre l’orgoglio, l’odio e l’egoismo caratterizzano l’intera umanità, Egli, in tutta la sua vita, si è adoperato, umilmente e instancabilmente, a soccorrere i miseri e gli oppressi. Le Sue parole e il Suo comportamento mettevano in luce la malvagità dell’uomo, di modo che si è fatto di tutto per sbarazzarsi di Lui. È stato condannato a morte; inchiodato su una croce fra due malfattori, ha accettato di dare la sua vita per salvare noi che eravamo perduti. Ma è anche risuscitato e vive eternamente. Ogni credente può dire: “A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue… a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli” (Apocalisse 1:5-6)!