Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

venerdì 26 giugno 2015

26 Giugno

Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio.
Romani 14:12

Non v’è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di colui al quale dobbiamo render conto.
Ebrei 4:13

“Sono imbroglione, e allora?”


Un fallo evidente, un goal convalidato dall’arbitro, e la qualificazione della squadra avversaria è assicurata… Il presidente di una squadra di calcio ha risposto alle accuse di imbroglio con queste parole: “Imbroglio? Imbroglioni?... Ma guardatevi intorno e vedrete quanti imbrogli ci sono…”. Un atteggiamento ricorrente, non solo in ambito sportivo. Si trovano sempre delle persone “peggiori”, e ci si serve di questo per mettere a tacere la coscienza, addirittura illudendosi che se non si è peggiori degli altri ci si potrà guadagnare il posto in paradiso.
No. Dio non vede le cose in quest’ottica e in cielo non accetterà nessuno sulla base di un comportamento che si potrebbe definire “quasi normale”. Egli non paragona gli uomini fra loro per stabilire quali sono migliori e quali peggiori degli altri. Li valuta tutti secondo lo stesso criterio, quello della Sua propria santità. Un arbitro può sbagliarsi. Dio non sbaglia mai. Egli vede tutti i nostri gesti e le nostre azioni, conosce persino le nostre intenzioni, e ci definisce “peccatori”. La Sua sentenza è uguale per tutti: “Non c’è nessun giusto, neppure uno… Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio” (Romani 3:10 e 16).
Non pensiamo di sfuggire allo sguardo di Dio. Riconosciamo invece che siamo peccatori e accettiamo la Sua grazia. Gesù Cristo, Suo Figlio, è venuto come uomo sulla terra proprio per subire al nostro posto il giudizio che noi meritavamo. È il Suo amore che lo ha portato a questo: per non farci perire per sempre, e poi per darci un cuore puro e insegnarci la verità e la rettitudine.