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domenica 7 giugno 2015

7 Giugno

Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito.
1 Pietro 3:18

Per condurci a Dio

Perché Gesù è morto? Perché ha tanto sofferto? Per condurci a Dio. Era lo scopo supremo della Sua venuta sulla terra. Ma cos’è che ci impediva di avvicinarci a Dio? Certamente i nostri peccati, l’egoismo, l’impurità, l’odio, la cupidigia, la violenza, l’orgoglio e tutte le altre colpe che corrodono l’esistenza umana. Questi peccati si elevano come un grande muro fra l’uomo e Dio. È impossibile vedere dall’altra parte; affidandosi alla propria ragione, l’uomo non è nemmeno sicuro che ci sia un’altra parte, e che dall’altra parte ci sia qualcuno…
Ma per chi crede in Gesù questo muro è abbattuto grazie al Suo sacrificio. Lui, giusto, ha preso il posto di noi ingiusti. Ha pagato il nostro debito, ha portato il nostro peso, ha cancellato la nostra condanna. Lo ha fatto perché potessimo essere completamente perdonati, senza che la giustizia di Dio, che non poteva non tener conto dei nostri peccati, fosse in qualche modo alterata.
Gesù ti ha amato personalmente; la sua croce ne è la prova. Se credi, puoi esclamare come Paolo, il persecutore diventato apostolo: “Il Figlio di Dio mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Galati 2:20), e puoi essere sicuro di essere perdonato. Questo è stato deciso una volta per tutte su quella croce crudele dove ha brillato tutto l’amore di Dio.
Ah! Del celeste amore completa è la vittoria!
Del Padre la Tua croce fa splendere la gloria,
ci salva, a Dio ci porta, e riempie i nostri cuori
del cantico perenne dei veri adoratori.