Guardate gli
uccelli del cielo… Non valete voi molto più di loro?
Matteo 6:26
“Più di molti passeri”
Se analizziamo le diverse forme di vita che ci
circondano, possiamo imparare molte cose. Il Signore invitava i suoi uditori a
“guardare” gli uccelli, vale a dire a considerarli con attenzione. Essi possono
insegnare anche a noi una lezione semplice, ma ricca di significato. Gli
ascoltatori di Gesù si preoccupavano di cibo, bevande, abiti, proprio come noi
oggi. Basta andare per strada o in un centro commerciale per accorgersi che le
cose non sono cambiate! Anzi, oggi abbiamo un’offerta di beni enormemente più
vasta, e la nostra vita, molto più della loro, è assorbita da problemi che
riguardano le cose materiali. Sapendo questo, il Signore ricorda ai suoi
ascoltatori che gli uccelli non sanno seminare, né mietere, né raccogliere in
granai; per di più, non sono previdenti perché raccolgono il cibo al bisogno,
giornalmente. Ma Gesù dice: “Il Padre vostro celeste li nutre”.
Non essere “in ansia” per le cose della vita non vuol dire essere irresponsabili o
indifferenti; il Signore diceva di non essere eccessivamente preoccupati delle
cose materiali e insegnava che la cosa importante era la fede in Dio. È giusto che ci occupiamo dei bisogni nostri e della
nostra famiglia, ma non dobbiamo farlo con ansietà perché questo sarebbe un
danno per noi. E poi, ricordiamoci che non possiamo aggiungere nemmeno un’ora
alla nostra vita (6:27)!
Accettiamo dunque quest’ammonizione da parte del
Signore; prendiamo con serietà il Suo consiglio, “non siate in ansia per la
vostra vita”, e non dimentichiamo il Suo incoraggiamento: “Non temete dunque, voi valete più di molti passeri”
(Matteo 10:31).