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lunedì 6 novembre 2023

06 novembre - Il conforto del Salmo 23 (2)

Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.

Salmo 23:1

 

(Gesù Cristo disse:) “Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore.

Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna”.

Giovanni 10:11, 27-28

 

Il conforto del Salmo 23 (2)

 

Il Salmo 23 è uno dei testi biblici più conosciuti; lo conoscono anche quelli che non hanno molta familiarità con la Bibbia. Esso trasmette pace, conforto e consolazione nei momenti difficili della vita.

L’autore di questo salmo è Davide, un pastore diventato in seguito re d’Israele. Nella sua vita ha conosciuto gioie e dolori come ognuno di noi. È scampato a grandi pericoli, ha ottenuto vittorie esaltanti e subìto umilianti sconfitte. Questo salmo esprime una totale fiducia in Dio (“Il SIGNORE è il mio pastore”), una fede personale in Lui.

Conosciamo le attenzioni che un pastore ha per le sue pecore perché sono animali timorosi, che si perdono appena si allontanano dal gregge, e sono indifesi di fronte ai pericoli: predatori, intemperie, malattie. Il pastore vigila, guida il gregge, scaccia gli aggressori, cura la pecora malata, va in cerca di quella che si è allontanata e la riaccompagna… La pecora è al sicuro solo vicino al suo pastore. È seguendo lui che sarà condotta verso buoni pascoli e verso i corsi d’acqua che la dissetano; e, nelle situazioni estreme, nella valle tenebrosa e spaventosa, è soltanto vicino al pastore che sarà rassicurata.

“La valle dell'ombra della morte” (v. 4) può far pensare effettivamente all’avvicinarsi della morte. Anche di fronte a questo fatto angosciante, il credente può contare sulla presenza, al suo fianco, del divino Pastore, il Signore Gesù Cristo, che dice delle Sue pecore: “Non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano” (Giovanni 10:28). Egli aiuterà il credente ad affrontare anche questa difficile tappa e lo introdurrà nel cielo, in quell’universo di pace e di luce presso di Lui.