Risvegliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce.
Efesini 5:14
Quel
che dico a voi, lo dico a tutti: “Vegliate”.
Marco 13:37
Svegliamoci!
In
certi casi svegliare una persona addormentata può esserle di grande utilità,
può addirittura salvarle la vita. Chi dorme, infatti, non è cosciente di ciò
che accade attorno a lui. Un ladro potrebbe introdursi nel suo appartamento; un
incendio potrebbe divampare nel palazzo dove abita, bloccando tutte le vie
d’uscita senza che lui nemmeno se ne accorga. Quanti incidenti stradali sono
provocati da un colpo di sonno!
La
Parola di Dio utilizza il sonno come figura dell’incoscienza dell’uomo riguardo
al suo stato spirituale. Un malato, sotto l’effetto di un potente sedativo,
può perdere ogni tipo di sensazione, non avverte più il dolore e smette di
agitarsi. Allo stesso modo, potremmo abituarci a vivere in una sorta di torpore
di fronte ai problemi del presente, cullarci su illusioni riguardo al futuro, e
nascondere a noi stessi i grandi problemi dell’esistenza: il peccato, la morte,
l’aldilà, l’incontro con Dio…
Quante
persone noncuranti di Dio attraversano la vita come dei sonnambuli che
camminano sul cornicione di un tetto! Il nostro dovere è dire loro:
“Svegliatevi, siete in pericolo di morte! La realtà è ben diversa da quello che
state sognando! Se non aprite gli occhi adesso, da un momento all’altro
piomberete nell’eternità e allora vi sveglierete, ma sarà troppo tardi!”
Chi non crede deve
pentirsi e accettare il Signore Gesù come Salvatore; chi è già credente deve vegliare per non rischiare di
addormentarsi. È mentre siamo in vita che possiamo onorare e servire il nostro
Signore. “Beati quei servi che il padrone, arrivando, troverà vigilanti” (Luca
12:37).