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mercoledì 22 novembre 2023

22 novembre - La vita del bambino (2)

Essi lo trattennero, dicendo: “Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno sta per finire”. Ed egli (Gesù) entrò per rimanere con loro.

Luca 24:29

 

La vita del bambino (2)

 

Il modo in cui agisce Eliseo per risuscitare il bambino di quella famiglia merita la nostra attenzione. Il piccolo giace esanime, coricato sul letto dell’uomo di Dio. Eliseo arriva, entra nella stanza e chiude la porta per rimanere solo con lui. Ma il suo lavoro richiede del tempo, ed Eliseo è paziente. Diverse volte esce, va e viene per la casa, poi rientra. Infine il piccolo starnutisce sette volte. È tornato in vita! Eliseo chiama la madre e glielo mette fra le braccia.

Durante quegli interminabili momenti, qual è stato l’atteggiamento della madre? Aveva fatto venire Eliseo, e aspettava con pazienza. L’uomo di Dio era in casa e si stava occupando di suo figlio; questo le bastava. Lei non interviene, non sta davanti all’uscio della camera per avere notizie… No, li lascia soli, alla presenza uno dell’altro.

Che insegnamento possiamo trarre da questo racconto? Intanto, che dobbiamo dare al Signore il posto che gli spetta nelle nostre case e fare in modo che siano un luogo dove la Sua presenza è riconosciuta, rispettata e apprezzata. Se così è, diamogli fiducia, parliamogli dei nostri bambini in preghiera e poi lasciamolo agire. Favoriamo un contatto personale tra Lui e ognuno dei nostri figli abituandoli a leggere la Parola di Dio e a pregare.

Lasciamo lavorare il Signore “nell’intimità della cameretta”. Il lavoro del Signore è paziente, personale, e non si fa in un giorno. Non cerchiamo di imporci per accelerare o completare il Suo lavoro. Dio risponderà alle nostre preghiere, e noi avremo la gioia di vedere i nostri figli “nascere di nuovo”, “nascere spiritualmente”, per la fede, in vista della vita eterna.