Egli (Gesù Cristo) ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce.
1 Pietro 2:24
L’opera perfetta
del Signore
È con gioia e convinzione che ogni credente
può dire: Gesù Cristo ha portato i miei peccati sulla croce. Che ricchezza
abbiamo in queste poche parole!
È Lui stesso che ha compiuto l’opera
espiatoria subendo il giudizio del Dio giusto e santo che i nostri peccati
meritavano. Né angeli, né uomini, né nessun altro poteva compiere quest’opera
se non Lui, il Figlio di Dio fatto uomo.
Egli ha portato
i nostri peccati sulla croce. Non è morto per un’ideale o per una dottrina.
No, ha sacrificato la sua vita per noi.
Non ci stancheremo mai di ripeterlo. Ognuna delle nostre cattive azioni, ogni
pensiero malvagio, ogni parola scortese o sconveniente, hanno pesato sul nostro
divino Sostituto. Egli ha preso su di Sé, davanti a Dio, i nostri errori, i
nostri crimini e tutte le loro conseguenze, e li ha portati nel Suo corpo subendone il castigo al
posto nostro. Soltanto perché era uomo ha potuto soffrire e morire per degli
uomini, e soltanto perché era Dio il Suo sacrificio ha un così grande valore.
Dio “ha fatto ricadere su di Lui l’iniquità di noi tutti” (Isaia 53:6), come se
fosse Lui il colpevole.
L’espressione sul legno della croce allude alla croce sulla quale, durante le tre
ore di tenebre, il Signore ha subito il giudizio che era a noi destinato. Non
era la Sua vita, benché perfetta, che poteva salvarci. “Cristo morì per i nostri peccati” (1 Corinzi 15:3), “ed è stato
risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25).
Che fardello ha pesato su di Lui! Quanto è
stato terribile per Lui l’abbandono da parte di Dio a causa delle nostre
offese! È su quest’opera perfetta che riposano la certezza della nostra
salvezza e la pace della nostra coscienza.