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mercoledì 1 novembre 2023

Le labbra (3)

Molto è stato scritto riguardo alle parole del Signore. Ci viene subito in mente il passo del Salmo 45: "Tu sei bello, più bello di tutti i figli degli uomini; le tue labbra sono piene di grazia, perciò Dio ti ha benedetto in eterno" (v. 2). Quante volte abbiamo collegato questo passo con quello di Luca 4:22: "Tutti gli rendevano testimonianza, e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca". Isaia dice di Lui: "Il Signore, Dio, mi ha dato una lingua pronta perché io sappia aiutare con la parola chi è stanco" (50:4)


Il cuore

Il versetto di Deut. 30:6 a cui abbiamo fatto riferimento poco sopra  in relazione all'amore di vero cuore per Dio è stato perfettamente realizzato nella persona di Cristo. Non vi sono molti passi che fanno riferimento al suo amore per il Padre, ma ne considereremo due, uno nel Vecchio Testamento e uno nel Nuovo. 

"Poiché egli ha posto in me il suo affetto, io lo salverò; lo proteggerò perché conosce il mio nome" (Salmo 91:14). Queste parole esprimono l'apprezzamento del Padre per l'amore del suo Figlio. 

"Affinché il mondo conosca che amo il Padre e opero come il Padre mi ha ordinato" (Giovanni 14:31). 

In questi versetti possiamo vedere la meravigliosa intimità che regnava fra il Padre e il Figlio. Questa comunione che vi era prima che i mondi fossero creati e che restò immutata mentre Egli era sulla terra come uomo,  è la stessa anche oggi. In Lui troviamo la manifestazione della vera circoncisione di cuore.


La circoncisione per l'Eterno

Questo aspetto della circoncisione introduce il concetto degli scopi e degli obiettivi. Per quanto riguarda il Signore Gesù, il fine era sempre l'onore di suo Padre, come possiamo vedere in alcuni passi del vangelo di Giovanni: "Faccio sempre le cose che gli piacciono" (8:29). "Cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato" (5:30). "Chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e non v'è ingiustizia in lui" (7:18). "Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio, e voi mi disonorate" (8:49). Il Suo obiettivo era sempre la volontà, la gloria e l'onore del Padre. Egli guardava in una sola direzione; tutto era fatto per Lui. 

Anche noi dovremmo fare tutto "per il Signore"!


Le orecchie  

Nella Scrittura ci sono molti riferimenti alle orecchie del Signore. "Tu non gradisci né in sacrificio né  in offerta; mi hai aperto le orecchie" (Salmo 40:6). Diventando uomo Cristo divenne il Servitore obbediente. Nel profeta Isaia, in riferimento al Servo dell'Eterno che doveva venire, è detto: "Egli risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio perché  io ascolti, come fanno i discepoli" (Isaia 50:4). Colpisce pensare al Signore Gesù come discepolo; "ogni mattina" il suo orecchio si volgeva verso Dio per ricevere istruzione. Egli non disse mai una parola né compì mai un atto disgiuntamente dal volere e dall'ordine di suo Padre.


Distinzione o separazione

Cristo era separato dal mondo ma aveva relazioni con tutti, anche con i pubblicani e i peccatori. Egli restò separato dai sistemi del mondo, dall'ipocrisia e dall'ingiustizia tipici degli uomini senza Dio. Fu proprio questo ad attirare l'odio dell'uomo e la sua accanita opposizione. Si può dire che il mondo in cui Egli visse non fu mai né la sorgente né  lo scopo della sua vita. Egli era completamente assorbito dall'interesse per l'opera affidatagli dal Padre e per coloro che il Padre gli aveva dato. Per due volte nella sua preghiera di Giovanni 17, parlando al Padre dei suoi, dice: "Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo" (17:14, 16).