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giovedì 2 novembre 2023

Pregare di vero cuore

“Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore” Geremia 29:12/13.

Che grande valore hanno le parole di questo versetto: “Voi m'invocherete … e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete”! Ma fermiamoci sull’espressione: “perché mi cercherete con tutto il vostro cuore”.

Possiamo arrivare a pronunciare molte parole mentre il nostro cuore è, di fatto, altrove. Per mezzo di Isaia, l’Eterno aveva già detto: “questo popolo si avvicina a me con la bocca … mentre il suo cuore è lontano da me” (Isaia 29:13). La preghiera sincera deve provenire dal cuore. Una delle ragioni per cui il Signore permette che attraversiamo delle difficoltà è di insegnarci a pregare col cuore. Spesso troviamo, nella Parola di Dio, che quando il popolo passa per delle grandi prove grida all’Eterno e l’Eterno lo ascolta; questo grido che sale verso Dio è la vera “preghiera del cuore”

Ancora di più: niente deve essere nascosto nel nostro cuore prima che noi portiamo qualcosa in preghiera. Il salmista ha detto: “Se nel mio cuore avessi tramato il male, il SIGNORE non mi avrebbe ascoltato” (Salmo 66:18).

Pregare con tutto il nostro cuore ed avere un cuore sincero sono le due cose necessarie per poter ricevere una risposta alle nostre preghiere. È questo che leggiamo in Ebrei 10:19/22: “Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel luogo santissimo … avviciniamoci con cuore sincero …” (Ebrei 10:19/22). Dobbiamo perciò imparare a pregare con perseveranza, con un cuore giudicato alla luce divina, consapevoli del nostro bisogno. È solo allora che possiamo aspettare una risposta alle nostre preghiere. Il seguito del versetto 22 di Ebrei 10: “con piena certezza di fede avendo i cuori aspersi di quell’aspersione che li purifica da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura” ci ricorda la base sicura della relazione del credente con Dio: i suoi peccati cancellati per la fede nell’opera della croce.